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Ponte Malnome: contro l’ecodistretto si schierano i Municipi

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Maltese e Veloccia: “Chiediamo chiarezza e atti formali, e che Ama si adegui alle decisioni”

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L’ECODISTRETTO A PONTE MALNOME – È di soli due giorni fa la notizia dell’inserimento, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore all’Ambiente di Roma Capitale Estella Marino, del sito di Ponte Malnome nel novero degli Ecodistretti proposti da AMA. Qui, in piena Valle Galeria, la cittadinanza ricorda ancora le promesse sul post Malagrotta, e non si arrenderà facilmente alla costruzione di un biodigestore, lì dove è già attivo l’inceneritore per rifiuti ospedalieri dell’Ama. Nonostante questo, secondo AMA l’ecodistretto dovrebbe essere attivato entro il mese di luglio del 2017,

CONSIDERARE GLI ASPETTI SOCIALI DELL’INTERVENTO – “É necessario fare chiarezza sul futuro di Ponte Malnome. Come più volte abbiamo ribadito, infatti, oltre a valutazioni di carattere tecnico è indispensabile che la politica tenga conto di valutazioni di carattere sociale – dichiarano congiuntamente Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio XI, e Cristina Maltese, Presidente Municipio XII – La Valle Galeria è un territorio martoriato, per troppi anni compromesso dalla discarica di Malagrotta e per questo deve essere oggetto di un alleggerimento dell’impiantistica industriale e di un complessivo intervento di riqualificazione e risanamento ambientale”.

UNA DIFFICILE RIGENERAZIONE – È evidente che una rigenerazione del territorio è di difficile attuazione se si pensa di costruire, come riporta il documento di AMA, un impianto ‘focalizzato sul trattamento e valorizzazione del rifiuto urbano biodegradabile e del rifiuto urbano residuo’. “La nostra contrarietà a qualsiasi ulteriore intervento di industrializzazione in questo territorio, dove ricordiamo che è ancora attivo un inceneritore per rifiuti ospedalieri, è stata ufficializzata più volte, è stata recepita dall’Assessore all’ambiente di Roma Capitale Estella Marino e ribadita durante una riunione congiunta con Ama – seguitano i due minisindaci – Il fatto che la stessa Ama continui a mantenere all’interno dei propri programmi la pianificazione di un ecodistretto a Ponte Malnome è, quindi, assolutamente inconciliabile con quanto già deciso”.

LA RICHIESTA DI SMENTITA – La richiesta dei due presidenti è semplice: “Chiediamo all’Assessore Marino chiarezza e atti formali, e chiediamo ad Ama di adeguarsi a queste decisioni. In caso contrario, infatti, il messaggio che passerebbe è quello di un totale scollamento tra Comune e Ama, e che quest’ultima possa svolgere la propria funzione senza seguire gli indirizzi di Roma Capitale”.

LA DIFESA DEL TERRITORIO – La pressione della cittadinanza sulla vicende è notevole, ed è evidente, come affermano Veloccia e Maltese, “come questa situazione di incertezza faccia male alla Valle Galeria e non sia più sopportabile dai suoi cittadini. Noi, come Municipi, abbiamo sempre difeso l’esigenza di risanamento ambientale di questo territorio e continueremo anche in questa occasione, non tirandoci indietro”.

LM