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Ponte Malnome: l’ecodistretto non si farà

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È l’assessore marino a ribadire la sua posizione: “Su Ponte Malnome né ecodistretto né nuova impiantistica”

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IL NO DELL’ASSESSORE: L’assessore all’Ambiente, Estella Marino, ha ribadito la posizione assunta nella scorsa estate sul biodigestore di Ponte Malnome: “Non sorgerà alcun ecodistretto a Ponte Malnome, nell’area della Valle Galeria – ha poi aggiunto – Confermo che le intenzioni dell’amministrazione non sono cambiate da un anno a questa parte. L’azienda ovviamente ragiona sui propri asset industriali e sul proprio patrimonio ma l’indicazione che abbiamo sempre dato è che su Ponte Malnome non ci sarebbe stato un ecodistretto o nuova impiantistica”.

LA BONIFICA DI MALAGROTTA – L’impegno preso dall’Assessorato riane quello della bonifica della discarica di Malagrotta, rimasta attiva per oltre trent’anni: “Ci siamo presi l’impegno di fare avviare prima di tutto la fase di bonifica al soggetto responsabile e di lavorare con la Regione per procedere al capping di Malagrotta. Quindi prima il risanamento e la bonifica della Valle Galeria prima del ragionamento su possibili nuovi impianti”. 

LA POSIZIONE DI AMA – Dall’AMA è il Presidente Daniele Fortini a spiegare l’inserimento del sito di Ponte Malnome all’interno del progetto dell’azienda sugli ecodistretti: “Nel nostro piano industriale abbiamo l’obbligo di indicare i siti di trattamento dei rifiuti urbani generati nella città Roma e abbiamo il dovere di farlo considerando il patrimonio aziendale attuale. La nostra proposta industriale è precisa: optare per gli ecodistretti, vere e proprie cittadelle che consentono di recuperare il massimo quantitativo di materiali, per uscire dalla logica delle discariche e degli inceneritori – seguita Fortini – In tutto ciò la considerazione primaria dei siti di proprietà Ama e del loro inquadramento nella pianificazione regionale per la quale sono autorizzati è un dovere al quale l’azienda non può derogare. In caso contrario, sarebbe come se Ama lasciasse fermi in garage i camion di cui già dispone per la raccolta dei rifiuti e ne prendesse in affitto altrettanti, da terzi”. Fortini non manca però di aggiungere che ogni decisione finale spetta comunque alla politica: “E’ ovvio poi che qualunque ipotesi di ecodistretto mira anche alla riqualificazione urbana del quadrante di territorio interessato ed è altrettanto scontato che le prerogative politico-istituzionali degli eletti dal popolo sono imprescindibili e che ogni decisione finale, alla quale ovviamente ci adegueremo, spetta alle Istituzioni”.

LE RICHIESTE DEI MUNICIPI – L’impegno dell’Assessore arriva dopo le richieste della cittadinanza, alle quali nelle ultime ore si erano uniti anche i due minisindaci dei territori della Valle di Galeria, Maurizio Veloccia e Cristina Maltese: “Chiediamo all’Assessore Marino chiarezza e atti formali, e chiediamo ad Ama di adeguarsi a queste decisioni. In caso contrario, infatti, il messaggio che passerebbe è quello di un totale scollamento tra Comune e Ama, e che quest’ultima possa svolgere la propria funzione senza seguire gli indirizzi di Roma Capitale”

LM