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Presentato il regolamento sugli scavi stradali

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Come mettere fine alla ‘sagra della toppa stradale’

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LA PRESENTAZIONE – “Con questo nuovo regolamento vogliamo attuare un vero e proprio cambiamento culturale su come affrontare il tema degli scavi da parte delle aziende di pubblici servizi”, ha detto il Sindaco Marino durante la presentazione del nuovo regolamento sugli scavi nella Capitale. L’idea alla base del testo è semplice: semplificazione e penali per lavori non a regola d’arte. “Con questo nuovo regolamento vogliamo cambiare approccio – spiega l’Assessore alle Periferie e manutenzione Urbana, Paolo Masini – per dire basta alle ‘strade Frankenstein’ e responsabilizzare le aziende dei pubblici servizi ad un uso più sostenibile del nostro suolo e sottosuolo”. 

IL REGOLAMENTO – Il testo presentato ieri in Campidoglio va a sostituire il precedente regolamento datato 2009. Si applicherà a tutte le aziende di servizi pubblici che attuano scavi nelle nostre strade: telefonia, internet, elettricità, gas e servizi idrici. “Un regolamento che abbiamo fortemente voluto in una città dove spesso i lavori vengono eseguiti disordinatamente per l’assenza di una vera programmazione – ha spiegato il Sindaco Marino – Il precedente regolamento, infatti, non tutelava tanto le romane e i romani, quanto le aziende che ci restituiscono un manto stradale disastrato e pieno di rattoppi. Noi invece vogliamo che le nostre strade siano rispettate, evitando quelle alterazioni della nostra città che tante volte, purtroppo, abbiamo visto negli anni – aggiunge – L’introduzione della nuova disciplina significherà maggiore decoro e regole più rigide, evitando quindi lavori aggiuntivi che possono creare disagi ai cittadini”. 

DEPOSITO CAUZIONALE – Tra le maggiori novità che verranno introdotte dal testo c’è lo stop alle urgenze ingiustificate nella manutenzione delle utenze. Viene infatti introdotto il divieto di effettuare scavi non programmati e l’obbligo per le aziende di presentare piani triennali di interventi in città. Le uniche urgenze ancora ammesse riguardano la sicurezza dei cittadini, come fughe di gas o danni alle reti idriche, l’igiene pubblica, con interventi ad esempio sugli impianti fognari, oppure l’interruzione di servizi essenziali. Inoltre il Comune potrà sanzionare l’azienda che dichiari il falso o che non dimostri l’emergenzialità dell’intervento. “Priorità alla programmazione – aggiunge Masini – fino ad oggi il 60% degli interventi venivano presentati come ‘urgenti’, spesso immotivatamente. Con questo regolamento, invece, sarà obbligatorio programmare e razionalizzare gli scavi. Ma non solo: ci saranno penali più certe, controlli effettuati da università e organismi scientifici, un minore impatto ambientale e innovazione. Questo approccio sarà centrale anche nel prossimo bando per la manutenzione stradale”. Altra vera innovazione infatti, nonostante venga mutuata da altri paesi europei, è l’introduzione del ‘deposito cauzionale obbligatorio’, che copra la regolare esecuzione dei lavori, eventuali danni ai bani pubblici o vada a risarcire l’Amministrazione direttamente nel caso di mancato pagamento delle penali. 

PIÙ CONTROLLI – I controlli sui lavori, come annunciato da Masini, saranno affidati a università e centri di ricerca, e resi più efficaci da una precisa disciplina degli interventi e dall’obbligo per le imprese di consegnare le fotografie dei luoghi prima e dopo l’intervento. Oltre al già citato pagamento delle penali, in caso di reiterate mancanze da parte delle aziende, il Comune sarà in grado di sospendere anche per sei mesi le autorizzazioni alle ditte. Altra novità, che sicuramente farà felici i Municipi della Capitale vessati dalla mancanza di fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, riguarda la possibilità, in sede di autorizzazione, di richiedere la riasfaltatura dell’intera sede stradale. Inoltre i tempi. Forse i romani potranno smettere di affezionarsi ai cantieri eterni delle buche stradali, oppure ai cartelli di apertura cavi che indicano periodi di tempo imprecisato. Infatti nel nuovo regolamento la tempistica sembra chiara. Si parla di un massimo di 30 giorni tra il ripristino provvisorio e quello definitivo. Considerando che il regolamento precedente ne garantiva 60.

MINORE IMPATTO DEGLI SCAVI – Per le aziende di telefonia viene fatto obbligo degli scavi in minitrincea, cioè con meno impatto sulla sede stradale, il traffico e la viabilità. Troppo spesso i lavori di scavo hanno visto compartecipare varie aziende, coinvolte per danni arrecati ad un impianto sotterraneo magari non perfettamente segnalato. Ora per tutte le aziende vengono imposti i rilevamenti con georadar, per evitare danni ad altri impianti nel sottosuolo. 

L’ITER D’APPROVAZIONE – Il nuovo regolamento, ora è al vaglio dei Municipi e della Commissione Lavori Pubblici dell’Assemblea Capitolina, entrerà in vigore dopo il voto dell’Assemblea Capitolina. Intanto è il Sindaco a spiegare come sia importante associare a questo testo maggiori investimenti sulla manutenzione delle nostre strade: “Nel bilancio 2015 vogliamo inserire una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria della nostra città. Faccio solo riferimento a un numero che dà la dimensione del problema: noi abbiamo 100 milioni di metri quadrati di superficie stradale nella città di Roma. Con 100 milioni di euro, che sembra una cifra enorme, si può rifare il 5% del manto stradale. Questo significa che il 95% rimane non rifatto – conclude – serve un regolamento come quello varato oggi perché significa stringere un’alleanza con le aziende che quando dovranno fare uno scavo dovranno anche rifare la strada”. 

Leonardo Mancini