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Rifiuti in strada tra raccolta a rilento e il boicottaggio dei cassonetti bruciati

La Sindaca Raggi parla di danni per mezzo milione di euro, ma l'emergenza di questi giorni era prevista da tempo

ANCORA RIFIUTI NELLE STRADE

Che la città sia sporca e che i cassonetti siano attorniati da immondizia un po’ in tutti i quartiere ormai è un dato di fatto. Lo dimostra anche il cambio di rotta dell’Amministrazione capitolina che, dopo aver per giorni minimizzato, fino a parlare di una emergenza immaginata, ora punta tutto sui cassonetti bruciati e sul boicottaggio.

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SI CAMBIA LINEA: IL BOICOTTAGGIO

È la Sindaca Raggi a lanciare la linea, puntando il dito contro quanto accaduto negli ultimi giorni in via Fuggeta, a via Galla Placidia e sulla Circonvallazione Ostiense, con i cassonetti (e i relativi cumuli di rifiuti) che sono stati (probabilmente) incendiati. La prima cittadina ha parlato di “azioni di boicottaggio ai danni dei cittadini“. Cercando di sottolineare anche il costo di questo fenomeno: “Ogni cassonetto costa circa 800 euro. In questi anni come cittadini abbiamo bruciato poco meno di mezzo milione di euro che avremmo potuto investire per tenere più pulita la città e ridurre la tariffa. Noi ce la mettiamo tutta e non ci fermiamo”.

UNA SITUAZIONE ANNUNCIATA

Le reazioni a questa situazione (purchè rientrino nei limiti della legalità) non possono però essere ignorate. Assumono un senso importante i cittadini che manifestano in strada (è successo venerdì scorso alla Garbatella) o quelli che ‘armati’ di pale cercano di raccogliere autonomamente i cumuli di rifiuti. Anche perchè questa situazione era stata ampiamente prevista persino dalle pagine di cronaca locale, soprattutto dopo l’incendio del Tmb Salario, l’utilizzo di Ponte Malnome come sito di trasferenza ‘a tempo determinato’, i guasti al sovraccarico impianto di Rocca Cencia e la riduzione delle tonnellate processate a Malagrotta per la manutenzione delle due linee di Tmb. C’erano tutti i segnali che anche per quest’estate si stesse preparando una tempesta perfetta. Soprattutto considerando che l’Ama solo in questi giorni sta cercando finalmente di risolvere le beghe societarie che l’hanno fin qui immobilizzata, mentre per la carica di Assessore all’Ambiente in Campidoglio si aspetta da quattro mesi e, stando alle ultime voci, la delega potrebbe comunque restare nelle mani della Sindaca.

L’AMA TRA RASSICURAZIONI E APPELLI

Anche la municipalizzata dei rifiuti in queste ore è tornata a riferire i numeri della raccolta, parlando di turni raddoppiati di tonnellate raccolte, nonché di cassonetti igienizzati. “Squadre di operatori ecologici Ama, con l’ausilio di attrezzature e mezzi idonei sono impegnati per risolvere i disagi in alcune aree dove, a macchia di leopardo, sono tuttora presenti rifiuti depositati intorno alle postazione di cassonetti”. Nella giornata di domenica, fanno sapere dall’Ama, anche il Tmb di Rocca Cencia è rimasto attivo, proprio per cercare di recuperare sul trattamento dei rifiuti indifferenziati. “Mezzi compattatori addetti alla raccolta – spiegano dall’azienda – provvedono anche a svolgere operazioni di igienizzazione e sanificazione intorno alle postazioni dei cassonetti stradali, in particolare quelli marroni dedicati agli scarti alimentari e organici. Da lunedì scorso – annunciano – sono circa 10mila i contenitori igienizzati”. Come sempre nelle ultime settimane l’azienda torna a rivolgersi direttamente ai cittadini, chiedendo di limitare il più possibile la produzione di rifiuti indifferenziati (i più difficili al momento da gestire) e di evitare di abbandonare i rifiuti in terra a ridosso dei cassonettti. “È fondamentale separare i rifiuti tra le mura domestiche, conferendoli poi nei cassonetti/contenitori per i materiali riciclabili – si legge nella nota dell’Ama – Il rispetto scrupoloso delle buone pratiche della raccolta differenziata contribuisce, infatti, a far crescere ulteriormente la differenziata (oltre 46% ad aprile) e a migliorare il decoro urbano”. Buone pratiche che i cittadini romani dovrebbero sempre rispettare, anche se in questa situazione potrebbe essere veramente difficile risvegliare il civismo tra i sette colli o far passare il concetto del boicottaggio dei cassonetti incendiati.

Leonardo Mancini