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Rifiuti: fa discutere l’idea dell’assessore Danese

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Dal rovistaggio al riciclaggio questo il percorso immaginato per i nomadi della Capitale

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NOMADI E RIFIUTI – È di qualche giorno fa la proposta dell’assessore alle Politiche Sociali, Francesca Danese, sulla possibilità di impiegare i nomadi nella raccolta differenziata: “C’è un problema di riconciliazione con la città – ha detto l’assessore – Sono molto bravi nel recuperare i rifiuti e i materiali in disuso sarebbe importante riuscire a dare loro la possibilità di fare un lavoro per la comunità e per la città di Roma, prendendo questi rifiuti e selezionandoli” ha dichiarato Danese. Che aggiunge: “Ho immaginato che si potessero combattere rovistaggio e roghi tossici anche costruendo filiere di recupero, riuso e riciclaggio che possano allontanare quante più persone dai circuiti della ricettazione”. 

LE REAZIONI – Naturalmente non sono mancate le critiche da parte delle opposizioni, con Pietro Di Paolo, capogruppo Ncd in Regione, che accusa Danese di voler legalizzare il rovistaggio e il coordinatore romano di FI, Davide Bordoni, che aggiunge: “Spero che sia proprio uno scherzo. Persone che rovistano nei cassonetti offrono uno spettacolo indecoroso, come può passare per la testa di un Assessore di proporli per recuperare i rifiuti”, mentre ironizza, parlando di ‘Giunta geniale’, Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio. La proposta dall’Assessore Danese, se da un lato non è stata accettata dalle opposizioni, dall’altro sembra essere in controtendenza con le richieste e i problemi che le amministrazioni municipali stanno vivendo. In molti casi infatti abbiamo parlato del problema del rovistaggio e dello sversamento illegale di rifiuti in strada, così come dei roghi tossici dovuti al recupero di materiali ferrosi. Un problema che non sembra affatto in diminuzione in quei territori dove la raccolta stradale, seppur in cinque frazioni, la fa ancora da padrone.

SUL ROVISTAGGIO – Sul fenomeno che è divenuto sempre più presente nelle strade della Capitale è intervenuto anche il Consigliere Regionale Fabrizio Santori: “Sono anni che cerchiamo di far comprendere che l’attività di rovistaggio è illegale, va sanzionata e serve un’ordinanza ad hoc che estirpi radicalmente questo fenomeno. Crea degrado, alimenta il malaffare con gli acquirenti di ferri vecchi, disincentiva la raccolta differenziata tra i cittadini, è un problema di sicurezza stradale e, soprattutto, fomenta comprensibilmente gli animi dei romani nei confronti degli stessi nomadi”. Santori ha poi posto l’accento sui testi più volti presentati nel corso degli anni sulla vicenda del rovistaggio nella Capitale: “Le nostre proposte sono state accantonate, e ad opporsi non erano soltanto i salotti buoni e la sinistra, ma anche i principali rappresentanti della business solidarietà. Ora, però, è proprio dalla dichiarazione provocatoria, ideologica e irrealistica dell’assessore Danese che si può arrivare a fermare questo scempio, un fenomeno di cui Roma deve vergognarsi e che i romani non vogliono più vedere nelle strade dei propri quartieri”.