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Rifiuti Municipio IX: impianti, previsioni e nuove isole ecologiche

Mesi caldi per i rifiuti tra l’impianto di Vallerano, la possibile trasferenza a Trigoria e la nuova isola ecologica a Tor de’ Cenci

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Tratto da Urlo n.169 Giugno 2019

MUNICIPIO IX

Tra impianti previsti e realizzati il Municipio IX si avvia a una stagione calda dal punto di vista dei rifiuti. Tema delicato sul quale cittadini, associazioni e lo stesso Municipio, si sono trovati a scontrarsi con Comune e Regione. In questi ultimi mesi il territorio è stato nuovamente oggetto di una vertenza contro un impianto di trattamento in zona Vallerano, a poca distanza da un centro abitato. Allo stesso tempo alcune indiscrezioni identificherebbero un’area in zona Trigoria per la realizzazione di un sito di trasferenza. Un’infrastruttura necessaria (assieme ad altre disseminate sul territorio cittadino) per supplire alla mancanza dell’impianto del Salario, distrutto mesi fa in un incendio. Fortunatamente non mancano le buone notizie, finalmente si stanno facendo dei passi avanti per la realizzazione della nuova isola ecologica territoriale nell’area del vecchio campo nomadi di Tor De’ Cenci.

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L’IMPIANTO DI VALLERANO

L’impianto di via di Valleranello è stato autorizzato dalla Regione Lazio e riguarda una stazione logistica per la ricezione di rifiuti misti, da dividere e spedire nelle sedi di trasformazione. Nell’impianto potranno essere conferiti rifiuti solidi urbani non putrescenti, quindi in generale rifiuti anche speciali ma non pericolosi, come carta, cartone, plastica, toner, abbigliamento, sfalci e potature, metalli e legno. Si parla di una struttura costituita da un capannone di 870 mq, con una superficie esterna per lo stoccaggio pari a 2.520 mq e un ulteriore terreno per movimentazioni logistiche di 990 mq. Un impianto capace di trattare 78.200 tonnellate di rifiuti l’anno. Il limite giornaliero conferibile sarebbe di 260 tonnellate da movimentare con un numero massimo di 12 camion ogni ora, per un totale di 98 al giorno. La competenza per l’autorizzazione di questo tipo di impianti ricade sulla Regione Lazio e sulla Città Metropolitana. L’ente municipale in questo caso non ha voce in capitolo, mentre il Comune viene interpellato per un parere non vincolante. Il Campidoglio, infatti, si è espresso sul progetto, fornendo l’unico dissenso in tutta la vicenda, che però non ha portato alcuno stop all’iter autorizzativo. Il Municipio IX ha prodotto un atto in cui esprime la sua contrarietà, ma ai cittadini della zona non è rimasto che chiedere alla Regione di annullare il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del quale non sarebbero nemmeno stati informati. “Ne siamo venuti a conoscenza solo nel febbraio del 2018 – spiega Isabella Monteleone, della Associazione Ambiente e Territorio Eur-Vallerano – troppo tardi per presentare un ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica”. Così lo scorso luglio, con voci di una possibile partenza dell’impianto ad agosto, i cittadini hanno chiesto alla Regione l’annullamento della VIA: “Pensavamo che avessero preso in considerazione le nostre rimostranze, invece a marzo di quest’anno è partito il trattamento dei rifiuti – seguitano dall’Associazione – Adesso cerchiamo di sensibilizzare anche i quartieri vicini: il problema non è solo di Vallerano, le cui case distano 100 metri, ma anche di Eur-Papillo o di Fonte Laurentina”. Il Municipio IX, pur non avendo competenza diretta sulla materia, ha cercato di incidere dal punto di vista della viabilità della zona. “Abbiamo interessato la Polizia locale in merito al passaggio dei mezzi pesanti – ci spiega l’Assessore municipale all’Ambiente Marco Antonini – Quello non era certamente il luogo migliore dove fare un impianto, ora stiamo capendo se l’accesso all’area sia sostenibile, o se serva utilizzare mezzi più piccoli. Via di Valleranello è una strada realizzata negli anni Settanta per accedere ad alcune cave: nella parte iniziale è stretta e non crediamo posa sopportare questo aumento di traffico pesante”. Dal Pd locale il Consigliere Alessandro Lepidini ha commentato questa vicenda chiedendo maggiore attenzione sull’iter che ha portato all’apertura dell’impianto: “Nel testo approvato in Municipio chiedevamo il controllo sui collaudi e sull’impiantistica antincendio, non solo sulla viabilità. Tutto questo è stato fatto?”.

LA TRASFERENZA A TRIGORIA

Vicenda diversa e che si sta aprendo proprio in questi giorni sarebbe quella della previsione di un sito per la trasferenza dei rifiuti in zona Trigoria, più precisamente in via delle Testuggini. Questo sito si affiancherebbe ad altri tre luoghi identificati da Comune e AMA, aree a Saxa Rubra, Talenti (anche se la Sindaca Raggi avrebbe smentito quest’ipotesi) e Tor Bella Monaca. I primi due siti potrebbero partire a breve, visto che le proprietà sono già Comunali e la data di scadenza per l’utilizzo in via emergenziale di Ponte Malnome si avvicina (fine giugno). Per l’area di Tor Bella Monaca e per quella di Trigoria invece, ci sarebbero da risolvere alcune autorizzazioni e definirne la proprietà. L’iniziativa sembra ricadere nel piano dell’amministrazione che, per il 2019, conta di aprire un sito di trasferenza in ogni quadrante della città. “Ci si ricorda delle periferie soltanto per portarci i rifiuti – ha commentato il Consigliere Dem Lepidini – in quella zona mancano servizi essenziali come acqua e illuminazione, ma dal Comune si pensa prima a scaricarci i rifiuti”. Sulla vicenda che sta procurando non poca apprensione nella cittadinanza, l’Assessore Antonini ha voluto abbassare i toni. “Abbiamo imparato a fidarci soltanto delle comunicazioni ufficiali. Senza conferma dal Campidoglio l’idea di Trigoria è solo un’uscita giornalistica. Inoltre – prosegue Antonini – sul Municipio IX abbiamo già luoghi di questo tipo, a Tor Pagnotta, a Mostacciano, a piazza Tarantelli e a piazza Dino Viola”. Le paventate difficoltà sulla proprietà di queste aree sarebbero inoltre da ricondurre a un immobile confiscato alle mafie e al vecchio capannone dell’Acea Ato2: “Il primo – afferma Antonini – è nelle disponibilità della Soprintendenza come deposito di reperti, mentre il capannone è inutilizzato ma è stato venduto a un privato”.

ISOLA ECOLOGICA TOR DE’ CENCI

Notizia positiva sul fronte rifiuti arriva invece da un progetto di lungo corso che sembrerebbe in dirittura d’arrivo. Si tratta della realizzazione di una nuova isola ecologica a Tor de’ Cenci, lungo la via Pontina, dove in passato era stato ospitato il campo nomadi. L’area interessata è di proprietà di Roma Capitale ed è stata messa a disposizione di Ama senza ulteriori costi per l’Amministrazione. Al suo interno troverà spazio anche la sede locale dell’azienda (che risparmierà il costo dell’affitto per la vecchia sede): “A fine gennaio è arrivato l’ok e ora si sta procedendo alla progettazione definitiva e all’appalto. Poi potranno iniziare i lavori – comunica l’Assessore Antonini – È prevista la realizzazione di un’isola ecologica con l’accesso facilitato grazie a un nuovo svincolo da via degli Eroi di Rodi. Successivamente ci sarà anche un centro di recupero e riutilizzo – CRIC, ndr – con delle cooperative che si occuperanno di dare una nuova vita ad alcuni dei materiali conferiti dai cittadini”. Un progetto interessante che, nell’idea del Municipio IX, servirà soprattutto per dare maggiore possibilità ai cittadini di conferire correttamente i propri ingombranti, facendo diminuire il fenomeno dell’abbandono indiscriminato.

Leonardo Mancini

(Nella Foto l’area di Trigoria su cui si è aperto il dibattito)