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Roma: nessun appalto senza gara

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Il Comune cambia le regole: trasparenza, rotazioni e sorteggi

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LE REGOLE SUGLI APPALTI – Dopo le indagini giudiziarie che hanno scosso le fondamenta di Roma Capitale, dal Campidoglio arrivano le nuove regole per l’assegnazione degli appalti. La memoria di giunta contenente il pacchetto di misure che regoleranno le gare d’appalto era stata approvata ieri, mentre oggi il sindaco Marino, assieme all’assessore alla Legalità Alfonso Sabella, l’hanno presentata alla stampa.

CONTRASTO ALLA CORRUZIONE – La volontà è quella di mettere assieme una serie di norme e pratiche che contrastino la corruzione nella destinazione degli appalti. Con particolare attenzione a non utilizzare più, se non in casi di effettiva emergenza, l’assegnazione diretta. “Si tratta di una vera e propria rivoluzione – ha detto il Sindaco – È un atto fondamentale per dimostrare con fatti che quel Mondo di mezzo che l’indagine della procura ha portato alla luce e che troppo a lungo ha inquinato la citta è finito per sempre” ha dichiarato marino. Che aggiunge: “La prossima settimana estenderemo questi criteri anche alle società municipalizzate e partecipate del Comune di Roma. Nell’amministrazione non ci deve essere neanche un angolo di opacità”.

LE NUOVE MISURE – Tra le misure individuate in primis c’è la rotazione dei componenti delle commissioni giudicatrici e la pubblicazione sul sito del Campidoglio di tutti gli atti delle gare, comprese quelle informali. Inoltre si cercherà di programmare gli interventi sulla città, in modo da non dover ricorrere ad assegnazioni emergenziali. Si punterà al rafforzamento dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione per tutte le procedure diverse da quelle aperte e che, a partire da adesso, si svolgeranno senza alcuna discrezionalità del centro di spesa nella scelta delle imprese e cooperative da invitare, scelta che sarà invece affidata a sorteggio casuale a rotazione all’interno di elenchi di operatori accreditati. Novità anche sulle persone deputate a partecipare alle commissioni giudicatrici delle gare, queste verranno sorteggiate a rotazione per ogni appalto. Alle società che parteciperanno si richiederà anche di presentare una serie di certificazioni, come una dichiarazione sui finanziamenti effettuati nei confronti di partiti o singoli esponenti politici.

PUNTARE AGLI AUTOMATISMI – In una nota è intervenuto anche il consigliere capitolino del PD, Francesco D’Asilio, che plaude all’automatismo nei criteri di aggiudicazione: “Siamo in un fase straordinaria e abbiamo bisogno di misure eccezionali. Le scelte annunciate dal Sindaco Marino e dall’Assessore Sabella vanno nella direzione giusta. Io penso che tutto dovrebbe andare a gara, escludendo forme di trattativa o licitazione privata, che l’Amministrazione dovrebbe limitare il ricorso a proroghe chiedendo all’autorità nazionale una deroga sui termini di pubblicazione delle gare e infine che vada introdotto un automatismo nei criteri di aggiudicazione per rimuovere zone di arbitrarietà” dichiara D’Ausilio. Che aggiunge: “Credo che le associazioni delle imprese di Roma vadano coinvolte e rese protagoniste, dato che lo chiedono da tempo, di un protocollo che ci consenta di affrontare in modo forte e condiviso questo passaggio difficile per la città garantendo trasparenza e libera concorrenza”.

LM