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Roma: per gli sgomberi si studia la ‘modalità soft’

Terminata la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Una quindicina le priorità

Piazza del Campidoglio Roma repertorio

ROMA – Si è svolta quest’oggi la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presso la Prefettura di Roma cui ha partecipato anche la Sindaca Raggi. All’ordine del giorno la questione sgomberi, con la quale la Capitale sembra avviarsi verso una stagione piuttosto calda.

UNA MODALITÀ SOFT – La Sindaca Raggi, come riportato dall’Ansa, ha riferito di stare cercando una ‘modalità soft’ per procedere agli sgomberi in programma. “La lista di priorità l’abbiamo stilata insieme alla prefettura già a gennaio di quest’anno – ha dichiarato la prima cittadina – Abbiamo attivato un lavoro molto importante per individuare le modalità con cui coniugare le esigenze di legalità e di tutela dei proprietari con quelle del rispetto dei diritti della persona”. Il lavoro proseguirà nelle prossime settimane a stretto contatto con gli altri attori coinvolti nella vicenda: “Assieme alla prefettura stiamo attuando questa modalità soft che consenta appunto di tenere insieme queste due esigenze – seguita Virginia Raggi – Abbiamo attuato uno studio della direttiva che proseguirà nelle prossime settimane. Sicuramente ci sarà un coinvolgimento attivo della Regione”.

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GLI SGOMBERI IN PROGRAMMA – A quanto si apprende potrebbero essere una quindicina gli sgomberi di edifici occupati sui quali l’amministrazione capitolina vorrebbe agire con una certa rapidità. Come riferito dall’Ansa, tra i primi edifici ad essere sgomberati dovrebbe esserci quello di via Raffaele Costi, a Tor Cervara, occupato da circa 200 stranieri e uno in via Carlo Felice, a due passi dalla basilica di San Giovanni, al centro della Capitale. Poi si dovrebbe procedere sull’ex fabbrica di penicillina su via Tiburtina a San Basilio, abbandonata da anni e dove vivono circa 500 nordafricani. Nella lista anche un edificio in via del Policlinico, uno a Torrevecchia e occupazioni su Tuscolana e Collatina.

Red