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Roma: polemiche sulla chiusura straordinaria delle scuole

Rusconi (Ass. Presidi): “Scuole chiuse con un po’ di pioggerella”

maltempo repertorio roma

ROMA – Non sono mancate le polemiche nei confronti dell’ordinanza firmata ieri sera dalla Sindaca Raggi che, per la giornata di oggi, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in vista dell’emergenza meteo.

SCUOLE CHIUSE CON UN PO’ DI PIOGGERELLA

Il maltempo, seppure c’è stato e qualche disagio lo ha creato, non sembrerebbe aver giustificato questa ordinanza. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Mario Rusconi, ha infatti commentato: “Le scuole di Roma sono state chiuse con un po’ pioggerella. Il danno di immagine alla scuola è altissimo. Al posto di chiudere le scuole dovevano essere mobilitati i municipi con i loro uffici tecnici per verificare lo stato delle scuole a rischio. Nell’ordinanza -prosegue – c’è, invece, scritto che i presidi devono presidiare gli istituti, un’espressione vaga e ambigua che non c’è nel contratto di lavoro dei dirigenti scolastici. Sono ad un convegno organizzato dal Ministero dell’Istruzione alla Galleria Nazionale di Arte moderno con professori e studenti venuti da tutta Italia che sono stupefatti della chiusura delle scuole romane”, conclude Rusconi.

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LA DENUNCIA DEL CODACONS

Anche dal Codacons si è definita ingiustificata la misura messa in campo dal Campidoglio: “La fretta con cui è stata assunta la decisione ha creato problemi a migliaia di genitori, costretti a prendere un giorno di ferie per accudire i figli, rimandare impegni o spendere soldi per baby sitter, non avendo avuto il tempo necessario per organizzarsi. Una situazione che dimostra le incapacità dell’amministrazione di fronte al maltempo – seguitano dall’Associazione – anziché pulire tombini e caditoie e raccogliere le foglie da strade e marciapiedi per evitare allagamenti e disagi stradali, il Comune preferisce risolvere il problema alla radice, chiudendo direttamente le scuole. Tutti i genitori che hanno subito danni a causa di questa ordinanza assurda – conclude l’associazione – possono rivolgersi al Codacons per valutare eventuali azioni di rivalsa nei confronti del Comune”.

Red