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Da Candoni a Montagnola lingue di fumo avvolgono la città

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IL ROGO NEL CAMPO DI CANDONI – Il 5 dicembre un nuovo rogo tossico ha avvolto l’abitato attorno al campo nomadi di via Candoni nel Municipio XI. Una lingua di fumo che in pochi minuti si è allungata notevolmente. Immediata la reazione del Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, che promette di tornare a chiedere interventi al Commissario Tronca e al Prefetto Gabrielli: “Dentro il campo di Candoni c’è un’industria illegale di riciclo di rifiuti, i roghi tossici sono una semplice e primitiva attività di smaltimento delle plastiche che avviene, peraltro, in un’area sequestrata. Questa vicenda non può più essere sottovalutata: non ci possono essere luoghi della città super presidiati e luoghi di periferia abbandonati a loro stessi ove può avvenire di tutto, impunemente”. 

NECESSARIO UN PRESIDIO – “La situazione del Campo è assolutamente precaria, ma le forti e costanti denunce presentate dal Municipio e dalla stessa Asl Roma D non hanno sortito alcun effetto, nonostante siano state più volte reiterate e portate ad ogni tavolo sia in Campidoglio che in Prefettura – ha comunicato Veloccia in una nota – Avevamo scritto e detto a più riprese che in quel campo non si riporta sicurezza e legalità se non assicurando per alcuni mesi un presidio fisso delle Forze dell’Ordine, che controlli gli accessi e stronchi il fenomeno, ormai in pianta stabile e su scala industriale, del riciclaggio dei rifiuti e dei conseguenti roghi appiccati per bruciare i residui di tale attività”.

MANCANO UOMINI E MEZZI – Le richieste restano le stesse: maggiori controlli. Purtroppo anche le difficoltà che vengono riportate al Municipio sono sempre le stesse: non ci sono uomini e mezzi. “Non è accettabile alzare bandiera bianca, andare avanti per azioni sporadiche ed estemporanee che non risolvono alcun problema – seguita il minisindaco – Il Municipio, come noto, non ha competenze sulla gestione dei Campi e sulla pubblica sicurezza ma non può più accettare di sentirsi dire che non ci sono uomini e mezzi per controllare e stroncare pratiche illegali che avvengono tutti i giorni all’interno di uno spazio comunale, che non ci sono fondi per garantire un controllo degli accessi, che non c’è modo per permettere agli oltre trecento autisti che tutti i giorni entrano ed escono dall’autorimessa ATAC di poter lavorare in sicurezza, che non c’è possibilità di installare telecamere di sicurezza anche come deterrente”.

IL COINVOLGIMENTO DI COMUNE E PREFETTURA – Veloccia è tornato a chiedere interventi al Campidoglio, al Commissario Tronca e al Prefetto Gabrielli, “conoscendo la loro sensibilità e preparazione sul tema, affinché siano investiti direttamente del problema ed adottino quelle misure che se prese per tempo non ci avrebbero portato a questo stato di cose”. La stoccata del Presidente è anche per l’opposizione municipale, alla quale chiede compattezza con le altre forze politiche nel trovare una soluzione a questo dannoso fenomeno, invece di “soffiare sul fuoco, con qualche comunicato di circostanza ed un paio di fotografie, senza mettere in campo un’idea, una proposta, una soluzione. Peccato perché alla città non servono i fotoreporter ed i commentatori – conclude – ma persone serie e responsabili che affrontino i problemi”.

DALL’OPPOSIZIONE MUNICIPALE – A parlare in merito al rogo è il Capogruppo municipale di FdI-AN, Valerio Garipoli: “Oramai una situazione costante da questa estate che costringe gli abitanti di Muratella a rinchiudersi in casa causa odori nauseabondi e dannosi per la salute dei residenti”. Il consigliere d’opposizione punta il dito contro le posizioni tenute dalla maggioranza sul fenomeno: “Inutili anche le finte prese di posizione da parte di alcuni esponenti PD – continua Garipoli – che invocano solamente solidarietà rimpallando poi il problema ad altri enti e istituzioni senza assumersi mai la responsabilità della gravità della situazione. La verità è – ribadisce – che è finita da mesi la politica d’integrazione del PD e di SEL a Roma, fatta perlopiù di finti perbenismi e cooperative sociali oramai note alla cronaca cittadina”. Per Garipoli l’occasione per tornare sulla problematica dei roghi è l’incontro, previsto per alle 16.30 in via Camillo Montalcini 1, con il Prefetto Gabrielli: “Illustreremo assieme alle Opposizioni la nostra posizione affinché si possa procedere definitivamente allo sgombero del campo e alla bonifica dell’area – conclude – Qualora le risposte non fossero soddisfacenti sarà indetta a Muratella una protesta coi cittadini e residenti”.

NUOVO ROGO SULLA LAURENTINA – Altro rogo, con conseguente colonna di fumo, si è sviluppato il 7 dicembre in un’area limitrofa a via Laurentina al confine tra il Municipio IX e VIII. A darne notizia è l’associazione Eur-Montagnola Terra di confine, nata proprio per affrontare i problemi del quadrante: “Respiriamo a pieni polmoni non solo il fumo che arriva quotidianamente da sotto il Viadotto della Magliana, ma anche quello delle cassette di plastica bruciate.”. Il rogo sarebbe infatti scoppiato all’interno di un deposito di cassette, coinvolgendo anche un mezzo pesante.

LeMa