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Roma: verso la vendita degli immobili di Atac

Dalla rimessa Vittoria fino al ex Deposito di San Paolo, tanti beni dell’azienda potrebbero essere messi in vendita

ROMA – Quella sui beni immobiliari di proprietà dell’Atac è una partita che va avanti da moltissimo tempo, da quella Delibera 35 che prevedeva l’inserimento delle strutture nel piano di valorizzazione per far fronte ai problemi di bilancio di Atac. In molti casi si tratta di aree adiacenti alle stazioni, ma in alcune occasioni parliamo di veri e proprio gioielli, come per il deposito di San Paolo in via Severo. Quest’oggi la Giunta Capitolina ha approvato una memoria che dà mandato al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, assieme al Dipartimento Mobilità e Trasporti, di consentire l’alienazione di complessi immobiliari di proprietà di Atac Spa, mantenendo l’attuale destinazione urbanistica e privilegiandone la vocazione a servizi pubblici urbani.

LE AREE – L’intento, così come spiegato in una nota del Campidoglio, è quello di proseguire con il risanamento dell’azienda, anche liberando risorse per effettuare maggiori investimenti. Si mette quindi in vendita il patrimonio immobiliare per far entrare liquidità nelle casse di Atac. “L’Amministrazione capitolina – si legge – continua a lavorare avendo come obiettivo la tutela del servizio di trasporto pubblico avviata con determinazione, in accordo con l’Azienda Atac, attraverso la decisione di procedere alla richiesta di concordato in continuità aziendale”. I complessi che stando alla memoria di Giunta potrebbero arrivare alla vendita sono le ex rimesse “Vittoria” (Piazza Bainsizza), “San Paolo” (via Severo) e “Piazza Ragusa”. Assieme all’area edificabile Garbatella di Via Libetta, l’area Centro Carni di Via Severini, e le rimesse “Portonaccio” di Via di Portonaccio e “Trastevere” di Viale delle Mura Portuensi.

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L’EX DEPOSITO DI SAN PAOLO – Per quanto riguarda il destino dell’ex Deposito di San Paolo è immediata la reazione del vice coordinatore romano ed esponente locale di Fi, Simone Foglio: “Dopo anni di incuria, abbandono e occupazioni, lì dove non è riuscita la sinistra ci pensano i 5 stelle”. Vuoto per anni venne occupato per un breve periodo dagli attivisti dei Movimenti di lotta per la casa. Conclusa questa prima occupazione il Deposito è tornato nelle disponibilità dell’azienda, che nell’estate del 2012 lo concesse all’Ama per lo stoccaggio, la riparazione e la pulizia dei cassonetti stradali. Terminata anche la concessione all’Ama il deposito è rimasto inutilizzato, fino al 21 maggio del 2014, quando divenne teatro dell’occupazione simbolica da parte degli attivisti di NeetBloc, sgomberati da via del Commercio il precedente 7 aprile. Da allora l’ex Deposito dell’Atac, dopo essere finito nella vicenda dello sgombero di Alexis all’Ostiense, è rimasto quasi del tutto inutilizzato. “La vendita di un bene così prezioso per la storia del quadrante non può che indignare – prosegue Foglio – La vera domanda è vendere per farci cosa? Dopo i proclami dell’ex assessore grillino Berdini contro le speculazioni edilizie, le promesse in campagna elettorale degli esponenti locali, quale novità hanno portato i 5 stelle sull’ex deposito Atac? Abbiamo solo perso tempo senza ancora sapere cosa ne sarà di quel luogo a prescindere da chi lo possederà. Io di quel posto ho dei ricordi bellissimi fin da bambino – seguita Foglio – Vedere oggi quel luogo abbandonato al degrado senza una prospettiva di futuro è veramente triste”.

Leonardo Mancini