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È scontro sui canili di Muratella e Marconi

Opposizioni all'attacco dell'Amministrazione sulla gara e sulla gestione dei canili

Tratto da Urlo n.170 Luglio 2019

MURATELLA

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Con l’estate si moltiplicano le campagne contro l’abbandono degli animali con immagini e slogan che sanno lasciare il segno. Purtroppo con il caldo estivo sono arrivate anche le polemiche sulla gestione del Canile della Muratella e di Marconi. Si sono moltiplicate le segnalazioni e le denunce, di cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, in merito ad alcune morti sospette degli animali, alle adozioni non andate a buon fine e all’igiene della struttura. Questi attacchi non si sono limitati alle pagine della cronaca romana, ma sono arrivati fino all’Aula Giulio Cesare, con un Consiglio Comunale tematico che si è tenuto il 20 giugno scorso (dopo essere saltato tra le proteste dei cittadini il 5 giugno).

LA SINDACA RAGGI

Nella seduta è stata la Sindaca a prendere la parola, difendendo l’operato di questi ultimi anni e le due determine dirigenziali (22 dicembre 2017 e 23 maggio 2018) che hanno portato alla gara europea per l’affidamento triennale delle strutture di Muratella e di Ponte Marconi (ancora da concludere). La gara ponte è stata vinta dalla società Agro Aversano che, ha commentato in Aula la Sindaca Raggi, “ha avviato un lavoro profondo di pulizia e ripristino delle condizioni del canile. La società ha provveduto all’acquisto di mangime di qualità per gli animali, che durante l’occupazione era venuto a mancare, e anche alla manutenzione e sfalcio dell’erba”. Una posizione non condivisa dai numerosi animalisti presenti tra il pubblico che, rumorosamente, lo hanno sottolineato. “Abbiamo evidenze che dall’inizio della nuova gestione dal 2017 i cani entrati e in adozione sono un numero sensibilmente maggiore, mentre sono calati drasticamente i decessi sia nella struttura del canile rifugio che del canile sanitario – ha continuato la Sindaca – è sempre tutto perfettibile, ma siamo abbastanza soddisfatti dell’esito della prima gara ponte e lo saremo ancora di più quando il nuovo gestore avrà un contratto di tre anni, nel pieno interesse del benessere degli animali”.

L’INTERVENTO DEI GESTORI

In Aula non è mancato l’intervento della società vincitrice della gara ponte: “Quando siamo arrivati a Muratella abbiamo trovato cani negli uffici, nei garage, nei corridoi: sembrava più un centro sociale occupato che un canile – dice Vito Luigi Pellegrino, titolare della società Agro Aversano – A Muratella il potenziale di accoglienza è di 399 cani, a Ponte Marconi sarebbe di 200, ma effettivamente è di 120 perchè uno spazio è interdetto, dato che il dipartimento lo considera non idoneo dal punto di vista igienico sanitario perchè rivolto verso un muro”. Dalla società arrivano poi i dati su ingressi e adozioni che, in questi anni, starebbero orientandosi verso i limiti stabiliti dalla legge e dalla conformazione delle strutture che ospitano gli animali: “I cani in ingresso sono in costante aumento, nonostante le strutture possano ospitarne solo 519 in totale. I cani presenti a Muratella, rispetto a un’autorizzazione per 399 unità, nel 2014 erano 709, 545 nel 2015, 580 nel 2016, poi con la nostra gestione il numero è sceso sensibilmente a 512 nel 2017, 422 nel 2018 e 446 nel 2019″. Anche i numeri relativi alle adozioni sembrano essere in crescita: “Le adozioni definitive al netto dei rientri – chiariscono dalla proprietà – nel 2014 erano 710, 1.009 nel 2015, 965 nel 2016, con la nostra gestione nel 2017 sono cresciute a 1.203, poi 1.129 nel 2018 e nel 2019 a maggio sono 451”.

LE OPPOSIZIONI

Il Consiglio straordinario è stato richiesto dalle opposizioni che, sulla struttura di Muratella, tornano a richiamare la necessità di un commissariamento. Sono i consiglieri comunali di Fdi De Priamo, Figliomeni, Mennuni e Mussolini di Lista Civica per Giorgia, a commentare la seduta: “Una balbettante Raggi, che illustrava la struttura architettonica del canile e le sciocchezze poi sciorinate in ‘percentuale’ e con dati falsati delle morti dei cani, sono state l’ennesimo affronto nei confronti degli animali e dei tanti volontari che hanno a cuore il loro benessere. Non siamo disposti a retrocedere neanche di un passo per far luce sulla verità – aggiungono – insistiamo nella richiesta di Commissariamento della struttura per porre rimedio alle morti di cani e gatti, purtroppo molto sospette”. Anche il Pd punta il dito contro la gestione e contro l’amministrazione Capitolina, elencando le criticità rilevate: “Mezzo canile chiuso per la diffusione di malattie infettive; meno dipendenti di quelli previsti dalla gara; un medico veterinario invece dei due pagati dal Comune di Roma – afferma il capogruppo Giulio Pelonzi – 50 gabbie del canile comunale Ponte Marconi tenute vuote a fronte di 179 cani trasferiti nei canili privati convenzionati che il Comune paga a parte; la divisione tra canile sanitario e canile rifugio non realizzata a causa del mancato adeguamento dei locali da parte del Comune di Roma; chiusura, dal 1 giugno 2019, del servizio ambulatoriale rivolto ai cittadini”. Così i consiglieri dem hanno chiesto l’annullamento della nuova gara triennale, “che è in fase di aggiudicazione e che è stata attenzionata dall’ANAC. Una gara che vede un unico partecipante, l’attuale gestore, a fronte di importi maggiorati e di minori responsabilità – seguita Pelonzi – Una gara che vede il rialzo di oltre il 10% degli importi e la riduzione dei servizi garantiti”. Inoltre i requisiti di fatturato hanno impedito, di fatto, la partecipazione delle onlus animaliste, facendo pervenire solo due offerte, di cui ammessa solo quella dell’attuale gestore. Anche il centrodestra locale, nonostante il Consiglio del Municipio XI sia stato sciolto, punta il dito contro la gestione dell’amministrazione penta-stellata. Gli esponenti leghisti, Fabrizio Santori e Daniele Catalano, hanno richiamato la necessità di rivedere l’istituto dei canili, “creando delle forme di sponsorizzazione con i privati che possano da un lato avere un ritorno di immagine, dall’altro fornire servizi adeguati ai cani e ai lavoratori. Nel frattempo – aggiungono – siamo convinti che i canili di Roma debbano avere maggiori risorse finalizzate all’acquisizione di più personale”. Da Fdi l’ex capogruppo municipale, Valerio Garipoli, parla della necessità di rendere più accoglienti questi luoghi: “La nostra battaglia a favore degli amici a quattro zampe non si ferma e continueremo sistematicamente a denunciare tutte le criticità dei canili su cui l’Amministrazione grillina è inadempiente. La pessima gestione del canile di Muratella e Ponte Marconi predispone condizioni per le quali insistiamo nella richiesta di Commissariamento delle strutture per porre rimedio alle morti di cani e gatti, purtroppo molto sospette”.

Andrea Calandra