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Scuola Girolami: una manifestazione per le vie di Monteverde per chiedere risposte alle Istituzioni

Dopo il crollo di aprile solo 13 aule hanno potuto riaprire; necessari ulteriori lavori per la messa in sicurezza

MONTEVERDE – Oltre 600 persone la mattina di sabato 23 novembre hanno invaso le strade di Monteverde per chiedere a gran voce la riapertura della scuola Girolami. Il plesso, ormai da mesi sulle pagine dei giornali, è stato chiuso a inizio aprile scorso in seguito al crollo di un soffitto di un’aula (nella quale al momento dell’incidente non era presente nessuno). Da allora la scuola è chiusa (sono solo 13 le classi che hanno potuto far rientro nell’edificio); tutti gli altri alunni sono dislocati presso la scuola Gramsci a via dell’Imbrecciato. La Girolami, che raccoglieva circa 800 bambini, è adesso riaperta solo parzialmente: “Ad oggi – si legge nel Comunicato Stampa diffuso dopo il corteo – non si ha ancora una data di inizio lavori né una garanzia sul futuro della scuola, che rischia di non riaprire neanche per l’anno scolastico 2020/2021, con pesanti ripercussioni sulle iscrizioni e sui posti di lavoro”. I manifestanti hanno raggiunto il cortile della Girolami dove era allestita una mostra con i disegni degli alunni ed è terminato in un girotondo dei bambini che si sono stretti in un simbolico abbraccio intorno alla loro scuola.

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LA STORIA

Successivamente al crollo avvenuto il 3 aprile scorso la scuola è stata chiusa immediatamente. Poco dopo, previa messa in sicurezza della porzione di edificio interessata, è stato reso possibile il reingresso di un numero ridotto di classi; alcuni studenti quindi hanno potuto terminare l’anno scolastico all’interno della Girolami. In seguito all’incidente un professionista è stato incaricato di analizzare le condizioni dell’edificio, per stilare una relazione sullo stato di salute dello stesso. Il documento, reso noto a giugno, dipingeva una situazione piuttosto grave: circa l’80% della struttura veniva dichiarata inagibile. In un primo momento era sembrato impossibile riuscire a riaprire anche solo una parte dell’edificio a settembre, ma il Municipio ha comunque scelto di lavorare in questa direzione. Durante l’estate quindi sono stati effettuati dei lavori; l’emergenza è stata finanziata con fondi municipali (circa 340mila euro indica una nota del Municipio ndr) in più a settembre, data del nostro ultimo aggiornamento, erano attesi fondi ministeriali, stanziati direttamente dal Miur. Questi ultimi a inizio anno scolastico non erano ancora arrivati – ci raccontava la presidente del Municipio Silvia Crescimanno perché il decreto era fermo alla Corte dei Conti in attesa della definizione del nuovo esecutivo.

I FONDI

Adesso quei fondi ci sarebbero. Pariamo di 1,5 milioni di euro, dei quali ha dato annuncio l’Amministrazione stessa, con un comunicato stampa: “A luglio, subito dopo gli esiti delle prime verifiche, il Municipio aveva richiesto al Miur un finanziamento di 3,1 milioni di euro per far fronte ai lavori di manutenzione, oltre a quelli di adeguamento antisismico. Il Ministero dell’Istruzione ha concesso 1,5 milioni di euro”.

ULTERIORI ACCERTAMENTI

Sulla scuola però sarebbero attesi ulteriori accertamenti. A parlarcene è stata una delle mamme degli alunni della Girolami. Oggi le aule agibili sono 13, “restano da riaprire ancora circa 40 ambienti tra uffici e aule. Oltre alle verifiche condotte a maggio sono state richieste altre valutazioni sulla struttura, ma al momento manca ancora il professionista che le realizzi”. Si tratterebbe di indagini volte a effettuare i lavori di adeguamento antisismico di cui parla anche il comunicato stampa del Municipio. In merito si è espresso anche il dirigente Scolastico dell’I. C. Margherita Hack, Massimo La Rocca, in una nota del 20 novembre indirizzata al Comune e al Presidente Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza, emessa successivamente alla Commissione Trasparenza che si è tenuta presso Roma Capitale lo stesso giorno. Il dirigente parla della determina emanata dal Municipio XII per “un’ulteriore fase di analisi delle strutture con la relativa valutazione sismica, dopo quella effettuata in primavera sui solai (quella effettuata nel mese di maggio ndr), da cui poter disporre delle informazioni certe sulla progettazione e la realizzazione dei lavori di riqualificazione dell’edificio interessato”. Nella nota si legge che “la firma sulla determina per l’avvio della gara è stata apposta il 19 novembre 2019. Pertanto a distanza di oltre sette mesi e con una previsione ormai certa di nove mesi dall’inagibilità dichiarata, ancora non si conoscono le opere e soprattutto i tempi necessari per poter ricollocare un’utenza sempre più insofferente rispetto ad una situazione assolutamente emergenziale”. Il dirigente durante la manifestazione ha chiesto nuovamente di accelerare i tempi per il ripristino dei luoghi: “Alla luce delle recenti dichiarazioni della Presidente Crescimanno si sottolinea che i lavori non sono ancora stati avviati, anzi si sono bloccati il 10 settembre con la riapertura di una piccola porzione della scuola. A tutt’oggi non si ha certezza della valutazione definitiva delle opere di riqualificazione per riaprire il plesso scolastico. Fino al 20 novembre in commissione trasparenza di Roma Capitale non era emersa nessuna novità a riguardo. Invitiamo la Presidente a scuola per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e darci finalmente una tempistica precisa. Non ci arrendiamo. Vogliamo tornare a far vivere questi corridoi, a sentire le voci dei bambini che animano la scuola. Perché questa in fondo è la loro seconda casa ed hanno diritto a rientrarci nel più breve tempo possibile, protetti da un ambiente sicuro e accogliente”.

I LAVORI

Ma i lavori e le verifiche presso il plesso Girolami proseguono, ha assicurato la Crescimanno: “Il Municipio XII ha effettuato negli ultimi mesi numerosi interventi per ripristinare le condizioni di sicurezza necessarie al rientro degli alunni nella scuola. Dopo gli studi preliminari, sono stati eseguiti lavori di manutenzione per la sistemazione di frontalini e cornicioni, opere di impermeabilizzazione delle coperture, come richiesto dal Simu che aveva effettuato dei sopralluoghi subito dopo il crollo del soffitto. Sono state seguite, inoltre, operazioni utili all’apertura parziale del piano terra e del primo piano dell’istituto con interventi sul solaio e revisioni sull’impianto elettrico e antincendio”. Nel frattempo, prosegue la nota, il Comune e il Simu (Dipartimento dell’Assessorato ai Lavori Pubblici capitolini) “stanno affiancando il Municipio per ulteriori e più approfondite verifiche, per fare in modo che tutti gli alunni possano gradualmente rientrare a scuola, dopo gli opportuni accertamenti e in condizioni di sicurezza”. È chiaro che la situazione abbia creato non pochi disagi a studenti e genitori, condizioni difficili che hanno dato vita a numerose proteste, tutte situazioni che, assicura la Presidente, “comprendiamo. Come sempre fatto sin dall’inizio della vicenda, assicuriamo il massimo impegno per il pieno ripristino della scuola affinché siano garantite, sia a chi già la frequentava sia a chi la frequenterà dopo l’esecuzione delle opere, la massima sicurezza e la certezza che non si ripropongano i problemi che ne hanno determinato la chiusura. Non vogliamo disperdere quello che è un patrimonio culturale del quartiere”. “Il Municipio ha sempre fatto della Girolami la sua priorità – riferisce l’assessore ai Lavori Pubblici del XII Municipio, Valerio Vacchini – e dunque ci siamo spinti oltre le nostre competenze con la massima celerità possibile, e per questo ringraziamo il Direttore e tutto il personale della Direzione Tecnica. Continueremo ad impegnarci al massimo nonostante gli attacchi ingiusti che stiamo subendo”.

SERVIZIO NAVETTA

Finalmente dopo oltre due mesi di attesa però l’11 novembre è partito il tanto atteso servizio navetta, ci racconta sempre la mamma interpellata da Urlo: “I fondi sono stati messi dal Ministero che ha fornito i finanziamenti direttamente alla scuola. Il servizio era indispensabile perché i disagi erano enormi. Con questi fondi si prevede di coprire i costi per questo anno scolastico”.

Anna Paola Tortora