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Stadio della Roma: nei prossimi giorni il passaggio nei Municipi e in Aula Giulio Cesare

I tempi stretti e le voci di possibili dissonanze nella maggioranza non mettono al sicuro la Delibera

LA DELIBERA – Dopo l’approvazione in Giunta Capitolina la Delibera sull’interesse pubblico per il progetto di Tor di Valle dovrà passare per le commissioni competenti e per i parlamentini dei Municipio IX e XI che saranno direttamente interessati dagli interventi. I tempi stretti e le differenze di vedute che in questi giorni vengono paventate all’interno dei gruppi municipali e comunali di maggioranza, potrebbero portare delle sorprese. Ma intanto è la Sindaca in un post su Facebook a rilanciare l’hashtag #unostadiofattobene. “Un’operazione che porterà alla nostra città opere pubbliche per oltre 120 milioni di euro. Abbiamo tagliato tre grattacieli e migliaia di metri cubi (il Business Park è stato ridotto di oltre il 50%), realizzeremo edifici a basso impatto ambientale e con alti standard energetici, nascerà un grande parco Fluviale, supereremo finalmente il rischio idrogeologico mettendo in sicurezza non solo il Fosso di Vallerano”. E ancora “abbiamo migliorato la viabilità e il trasporto pubblico. Tutto questo con la garanzia che il mancato rispetto anche di una sola di queste condizioni comporterà la decadenza del confermato pubblico interesse – scrive la Raggi –  Il nuovo progetto prevede tutte le infrastrutture che permetteranno ai tifosi e ai cittadini di muoversi senza problemi nell’area. Viene potenziata la ferrovia Roma-Lido, prevista l’unificazione di via del Mare e via Ostiense nel tratto dal Gra al nodo Marconi e poi puntiamo sulla mobilità sostenibile con due ponti ciclopedonali, bike park ed aree di bike sharing”.

LE OPERE PUBBLICHE – Ma in queste ore sono molti i commentatori che rilevano la sostanziale diminuzione di fondi destinati alle opere pubbliche. Si parla degli attuali 120 milioni di euro, a fronte dei 270 della precedente Delibera. Scompare il Ponte di Traiano che avrebbe collegato il polo con l’autostrada Roma-Fiumicino. Mentre, a quanto si apprende, resterebbe in ballo l’indicazione del Ponte dei Congressi, che però avrebbe dei tempi di realizzazioni molto più lunghi rispetto all’intervento urbanistico di Tor di Valle. Questo lascerebbe per un lungo periodo lo stadio e il business park serviti dalla sola rinnovata e unificata Ostiense-Via del Mare, assieme alla Roma-Lido.

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LA ROMA-LIDO – Sul fronte dei finanziamenti per il trasporto pubblico, in questo caso la Roma-Lido, sarebbero 40 i milioni a disposizione (rispetto ai 45 previsti nella delibera di Marino). Con questi fondi si dovrebbero comperare un paio di treni, oltre a risistemare e mettere in funzione 7-8 convogli al momento fuori uso. Una possibilità questa che certamente non va in contro alle aspettative dai tantissimi pendolari che ogni giorno utilizzano questa linea per recarsi al lavoro e per tornare alle proprie abitazioni. Non si può fare a meno di ricordare che tra gli elementi essenziali contenuti nella vecchia delibera per l’ottenimento dell’interesse pubblico, c’era la necessità di assicurare la possibilità per il 50% dei tifosi di recarsi allo stadio con la metropolitana. Con questo tipo di investimenti non sarà quindi possibile immaginare in tempi brevi la trasformazione della Roma-Lido in una metropolitana leggera. Anzi, il rischio è che non possa sopportare i flussi generati dal nuovo polo (sia sportivo che commerciale) e che in breve tempo entri nuovamente in crisi, gravando sulla mobilità privata e sulla vita dei pendolari del litorale.

IN MUNICIPIO IX – Dal centrodestra in Municipio IX si punta al coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni, che però, viste le scadenze, potrebbe arrivare fuori tempo massimo. Parla di un M5S diviso su questo progetto il consigliere Piero Cucunato di Fi: “È un papocchio a 5 stelle – scrive – Municipio e Campidoglio su posizioni diverse a danno dei cittadini e del territorio che è stato escluso da ogni ruolo partecipativo”. La richiesta che si avanza è quella di rivedere con il territorio il conto delle opere pubbliche previste e rimaneggiate con questo nuovo progetto. “Vogliamo capire come questo progetto possa stare in piedi con il taglio del 50% dei servizi a seguito della riduzione delle cubature, siamo perplessi –  sostiene ancora il Consigliere Cucunato – sentire dal M5s che governa il territorio che si laveranno le mani come Pilato sul parere e sul coinvolgimento dei cittadini è vergognoso, per chi dovrebbe rappresentare l’ente locale Municipio”.

L’INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO – Intanto nei prossimi giorni la vicenda di Tor di Valle potrebbe arrivare anche in Parlamento. È infatti il Deputato Pd Umberto Marroni, a parlare di una possibile interrogazione: “Persistono i forti dubbi sulla pubblica utilità del progetto dello Stadio, che è passato da una speculazione in verticale ad una speculazione in orizzontale. Carenza di opere pubbliche, se non quelle funzionali al lotto, area inadeguata per problemi ambientali e la proprietà della struttura da parte della società del Presidente e non della “As Roma”, sono tutti elementi che entrano in conflitto con lo spirito della legge – spiega Marroni – Per questo presenterò nelle prossime ore un’interrogazione anche per fare chiarezza sul Ponte dei Congressi, opera finanziata dallo Stato che appare oggi, secondo il progetto approvato dalla Giunta Raggi, funzionale alla lottizzazione privata”.

LeMa