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Vaccini: cosa servirà per iscrivere i bambini a scuola?

Le procedure e le scadenze per la presentazione dei documenti dopo l’entrata in vigore del nuovo Decreto Vaccini

IL DECRETO – Con il nuovo Decreto Vaccini varato dal Governo il numero di vaccinazioni obbligatorie per l’ingresso a nido, asilo, elementari e biennio del liceo (da 0 a 16 anni) è passato da quattro a dieci. Una disposizione che ha valore di legge sia per le scuole pubbliche che per quelle private non paritarie. Inoltre l’obbligatorietà della vaccinazione non riguarderà soltanto la dose iniziale del farmaco, ma anche tutti i relativi richiami.

I VACCINI –  Le vaccinazioni sono gratuite e possono essere effettuate presso la Asl. Sono suddivise in due differenti iniezioni più le dosi di richiamo: il vaccino esavalente, che comprende antipolio, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Emofilo; e quello tetravalente, per parotite, rosolia, morbillo, varicella.

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LE SCADENZE – Non dovrebbero esserci proroghe nella consegna della documentazione sui vaccini necessaria per l’iscrizione a scuola. Per asili e la materna la scadenza è quella del 10 settembre, mentre per gli altri ordini si aspetterà il 31 ottobre. In caso si presenti una dichiarazione sostitutiva, che attesti quindi la regolare richiesta di appuntamento per effettuare la vaccinazione presso la Asl, occorrerà comunque presentare i documenti alla scuola entro il 10 marzo. È importante ricordare che queste scadenze valgono anche per tutti gli studenti già in corso. Ma quali documenti richiederanno le scuole per l’iscrizione dei nostri bambini all’anno in corso?

L’ISCRIZIONE A SCUOLA – Resta fondamentale il reperimento di tutta la documentazione per assicurare l’iscrizione presso gli istituti scolastici. Per fare questo servirà il certificato dei vaccini sostenuti (che viene rilasciato dalla Asl), oppure la copia del libretto vaccinale (che dovrà essere vidimato dalla stessa Asl). Qualora alla scadenza del 10 settembre, oppure a quella del 31 ottobre, non si sia ancora in regola, si potrà presentare la prenotazione per la visita o una dichiarazione che ne attesti la richiesta. La situazione di ogni iscritto dovrà comunque essere risolta entro il 10 marzo. Qualora non ci si possa vaccinare per motivi di salute, si dovrà presentare il certificato che attesta queste condizioni. Sempre al medico o al pediatra spetterà il compito di dichiarare l’immunizzazione avvenuta in maniera naturale, per il ragazzo ha già avuto una malattia. L’unico esame a pagamento resta quello utile a dimostrare l’immunizzazione di tipo naturale.

ALLA SCADENZA DEL 10 MARZO – Qualora alla scadenza del 10 marzo la posizione di uno studente non sia stata perfezionata, le scuole invieranno alla Asl la documentazione dei bambini non in regola, sarà quindi il servizio sanitario ad invitare i genitori a procedere con le vaccinazioni. In questo caso potranno essere anche comminate sanzioni che varierebbero tra i 100 e i 500 euro. Elemento fondamentale è anche quello delle vaccinazioni degli operatori scolastici. Anche queste figure vengono inserite nel decreto e entro il 16 novembre dovranno presentare agli istituti una dichiarazione sostitutiva di tutte le vaccinazioni eseguite.

LeMa