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    Nuovo Stadio della Roma: ricucito lo strappo

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    La società sembra aver accettato la clausola rescissoria da 160 milioni di euro. Oggi la Delibera in Giunta

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    IL PERICOLO DI ROTTURA – Dopo una nottata burrascosa, durante la quale si sarebbe sfiorata la rottura tra la James Pallotta e Roma Capitale sugli accordi per il Nuovo Stadio, nella mattinata di oggi la situazione emergenziale sembra essere rientrata. Lo scontro, aperto ieri sera dai microfoni della radio ufficiale del club, avrebbe infatti riguardato la clausola rescissoria per la quale si dovrebbe pagare 160 milioni di penale nel caso di cessione dello stadio e degli uffici a soggetti diversi dalla società sportiva. 

    LA POSIZIONE DI PALLOTTA – “Non ha alcun senso per il gruppo di proprietà vendere lo stadio dopo due anni, sarebbe assurdo – ha affermato Pallotta – Io voglio rimanere per almeno 20 o 30 anni, a meno che qualcuno non mi butti nel fiume. Questo tipo di accordo per lo stadio è la cosa migliore per la Roma, che attualmente paga 8 milioni di euro all’anno per l’affitto dell’Olimpico. Quando sarà costruito lo stadio i costi scenderanno a 2 milioni, quindi a beneficio del club. Non c’è nessuna speculazione in atto. Stiamo facendo tutto questo per la città, non solo per la squadra”.

    IL PASSAGGIO IN GIUNTA – La ricucitura sarebbe avvenuta questa mattina e a darne notizia attraverso Twitter è stato il Capogruppo del Pd Francesco D’Ausilio: “#stadioroma gli americani hanno accettato le nostre clausole sulla proprietà dello stadio. Oggi si parte”. Questo pomeriggio la Delibera riguardante la manifestazione di interesse pubblico per l’opera dovrebbe arrivare sui tavoli della Giunta Comunale che, dopo un voto che si preannuncia positivo, lascerà il compito di sancire la definitiva accettazione al Consiglio Comunale entro venti giorni.