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    Stadio della Roma: “Una partita troppo importante per essere a porte chiuse”

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    L’Associazione Italia Nostra fa appello al Sindaco perchè tutto l’iter sia trasparente

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    PIÙ CHIAREZZA SULLO STADIO – Sul Progetto del nuovo Stadio della Roma, è l’Associazione Italia Nostra a prendere la parola, chiedendo trasparenza in tutti i passaggi dell’iter amministrativo: “Il Progetto non può essere secretato anzi, al contrario, tutto deve essere pubblico e trasparente fin dalle prime battute. Non può essere secretato e discusso a “porte chiuse” come dichiarato ufficialmente”. La nota dell’Associazione richiama l’intervista dell’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, rilasciata ai microfoni di Teleradiostereo. “Un progetto di questa portata che esige grandi interventi di opere pubbliche, interessa tutti i cittadini romani dal primo all’ultimo, romanisti e non – seguita la nota di Italia Nostra elencando le molte infrastrutture previste – Il nuovo ponte sul Tevere, l’adeguamento della viabilità esistente, gli svincoli sul GRA e il prolungamento della metropolitana B, i vincoli di in edificabilità e i vincoli paesaggistici non sono e non possono essere segreti di stato”.

    ITER A PORTE APERTE – È questa la richiesta dell’Associazione. “Ancora deve essere confermato se quest’opera è di pubblica utilità. La pubblica utilità non può essere valutata a porte chiuse senza la partecipazione diretta dei cittadini. Italia Nostra Roma – aggiunge la nota – ha apprezzato il desiderio di trasparenza dell’Assessore Caudo che è insufficiente, però, a garantire un percorso limpido e condiviso. Chiediamo che tutte le fasi dell’iter procedurale siano rese pubbliche dal Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino”.

    L’APPELLO AL SINDACO – Per migliorare il progetto e permettere che ogni momento dell’iter sia trasparente e a disposizione dei cittadini non può esserci, secondo Italia Nostra, nessuna riunione a porte chiuse: “Il progetto del nuovo stadio della Roma non può essere né un segreto di stato né un segreto militare escluso quindi alla conoscenza e alla comprensione dei cittadini – seguita – In una fase storica in cui vengono tolti i segreti a tutti gli atti del periodo più buio della Repubblica Italiana, quello delle stragi, non si capisce perchè un progetto che riguarda il nuovo stadio, argomento assai più lieve e teoricamente gioioso, debba essere tenuto sotto segreto. Caro Sindaco – conclude Italia Nostra si sbrighi di fare marcia indietro e a decidere che tutti i cittadini debbono sapere che cosa succederà in quell’area, riunioni tecniche a porte chiuse significa sbattere la porta in faccia ai cittadini”.

    Leonardo Mancini