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    Stadio e Metro B: l’interesse pubblico si gioca sulla mobilità

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    Apertura dell’Assessore Berdini con la biforcazione della linea B che resta in panchina

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    L’INCONTRO IN REGIONE – È iniziato oggi alle 15, nella Sala Tevere della Regione Lazio in via Colombo, il primo incontro della Conferenza di Servizi sul progetto dello Stadio della Roma e del Business Park di Tor di Valle. Si parte con la presentazione dell’intervento da parte delle società proponenti As Roma, Parsitalia e Eurnova e Stadio TdV SpA, ai rappresentanti di Regione Lazio, Città Metropolitana, Roma Capitale e Prefettura, più una lunga serie di Istituzioni ed enti competenti sul progetto. Da oggi parte un conto alla rovescia interno a quello dei 180 giorni della Conferenza: 45 giorni in cui le parti coinvolte possono richiedere integrazioni ai documenti o chiarimenti. 

    L’INTERESSE PUBBLICO – Ma intanto nella giornata di ieri l’Assessore Capitolino all’Urbanistica, Paolo Berdini, ha chiarito con l’agenzia Dire la sua posizione in relazione al progetto. Le affermazioni di Berdini, se da un lato non lasciano ‘carta bianca’ ai privati, dall’altro sottolineano l’interesse dell’Amministrazione comunale per il Progetto: “Se con la Regione verificheremo che il progetto del nuovo stadio della Roma sta in piedi inizieremo la discussione in Assemblea chiedendo di approvare la variante urbanistica – necessaria per iniziare la costruzione Ndr – Ma lo dico con chiarezza: se non ci saranno gli interessi pubblici conclamati per portare avanti questo progetto noi cercheremo, con la società e non con un atto autoritario, di cercare qualche altra soluzione visto che comunque questo progetto ci sta a cuore”. La volontà sembra quella di arrivare alla realizzazione dello Stadio, superando gli eventuali elementi ostativi oppure ricercando un’alternativa. La volontà del Campidoglio, così come si evince dalle parole di Berdini, sembra essere quella di valutare, di concerto con le altre parti interessate, la permanenza di un reale interesse pubblico sul progetto: “Noi siamo come sempre rispettosi della legge – ha dichiarato Berdini – Abbiamo inviato alla Regione Lazio, alla scadenza prevista, la documentazione e una relazione con l’analisi tecnica delle criticità del progetto. La Regione ha aperto la conferenza dei servizi, quindi valuteremo in quella sede, con la Regione, se il progetto è ancora così importate dal punto di vista dell’interesse pubblico”.

    LA PARTITA SULLA ROMA-LIDO – Ma la posizione più interessante dell’Assessore Berdini riguarda la mobilità in relazione alle edificazioni, un tema analizzato più volte dal nostro giornale: “Lo dico perché uno dei pareri che balza agli occhi di tutti è quello del dipartimento Mobilità che dice che non è possibile fare la biforcazione della linea B anche perché, si chiarisce, sarebbe un aggravio per i cittadini che ogni mattina vanno all’Eur a lavorare e che si ritroverebbero dall’avere un treno ogni tre minuti ad uno ogni otto“. Quest’ultima sembra essere la bocciatura, attesa da molti, della biforcazione della Linea B, puntando invece sulla riqualificazione e il potenziamento in metropolitana della Roma-Lido. Soprattutto a fronte del rinnovato interessamento della Regione (proprietaria della linea) come è stato reso noto durante la Commissione Capitolina Trasporti, tenutasi il 9 settembre scorso. In quella data si è appreso che la Regione sarebbe pronta a stanziare 180milioni di euro per i lavori necessari alla linea, fondi già annunciati in passato ma fino ad oggi immobilizzati. A quanto dichiarato in Commissione dai tecnici dell’Atac, sarà necessario circa un anno di progettazione prima di far partire le gare e i lavori, che avranno una durata prevista di 3 o 4 anni. La frequenza dei treni della “nuova Roma-Lido”, trasformata in metropolitana di superficie, non sarebbe ancora quantificabile, ma gli interventi dovrebbero coinvolgere anche alcune stazioni. Sarebbe importante che gli interventi sulla Roma-Lido e l’interesse pubblico sul Nuovo Stadio e sul Business Park vadano di pari passo. La situazione della linea è ormai al collasso, con ritardi e corse saltate che ormai rappresentano la quotidianità per tanti pendolari. L’interesse pubblico del progetto sarà quindi discusso anche in Conferenza di Servizi, ma la speranza è che lo si ricerchi proprio negli interventi sulla mobilità.

    Leonardo Mancini