Dalla Regione due milioni di euro per recuperare i casali abbandonati delle aree rurali di Roma e della sua provincia. E’ questo il nuovo progetto dell’assessorato all’agricoltura che ha come obiettivo quello di rendere la campagna romana più viva e sicura.
Un piano di sviluppo delle aree agricole e rurali che potrebbe trasformare in meglio il territorio attorno alla Capitale che con i suoi 37mila ettari, è il più grande comune agricolo d?Europa. Un comune che conta anche più di 1800 aziende agricole, 15 aree protette (nelle quali il 56% del territorio è destinato al settore primario). L?agricoltura nella regione Lazio ha un ruolo molto importante sull?intera economia.
Lo dimostra anche il gran numero di prodotti di qualità provenienti proprio dall?Agro romano: dalla ricotta romana DOP alla caciotta, dalle fave al pecorino, fino al carciofo e a 6 Denominazioni d?Origine Controllata (DOC).
Si tratta dunque di una vera e propria risorsa economica che l?amministrazione regionale intende proteggere da qualsiasi tentazione di cementificazione e valorizzare come un luogo di interesse paesaggistico, di produzione economica e di benessere sociale. Ecco perché i casali possono diventare tante realtà produttive e centri di assistenza ai cittadini.
Day Hospital per malati di Alzheimer, agrinido, centri di ippoterapia, punti di ristoro, punti vendita di prodotti di qualità laziali a costi convenienti, fattorie didattiche e sociali, ma anche percorsi aromatici negli orti, ecomusei: sono queste alcune delle idee che possono diventare concreti progetti su cui investire. A tutto questo l?assessorato all?agricoltura ha anche aggiunto la futura creazione di un marchio ?prodotto di Roma? per rendere subito riconoscibile la qualità dei prodotti di un?agricoltura che è garanzia di benessere e sicurezza.
Alessandra De Luca