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Ancora sulla privatizzazione dell’acqua

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Si è svolto ieri il terzo convegno sull’importante argomentazione del futuro del servizio idrico integrato.

Si è svolto ieri il terzo convegno avente come argomento “Il futuro del servizio idrico integrato alla luce della riforma dei servizi pubblici locali”. L’incontro, tenutosi presso la Regione Lazio a Via Capitan Bavastro, si è realizzato grazie alla collaborazione tra il Garante  Regionale del Servizio Idrico Integrato, Avv. Lucia Pitzurra, la Regione Lazio, Assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli e la Consulta degli Utenti e dei Consumatori. Numerosi gli interventi di spicco tra i quali Giancarlo Cremonesi, presidente dell’Acea, Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici, Serena Visintin, Assessore Tutela dei Consumatori provincia di Roma ed altri. Il convegno è stato costruito sulla base di una tematica di grande attualità quale la nuova riforma dei servizi pubblici locali, cercando di realizzare principalmente un dibattito sui temi dell’organizzazione dei servizi ambientali, con particolare riferimento alla gestione integrata del ciclo dell’acqua. Il Segretario Nazionale dell’Associazione dei consumatori, Codici ha aperto il dibattito con alcune osservazioni sulla legge Ronchi, che nasce con lo scopo di aumentare la spinta liberalizzatrice, riducendo i costi per le pubbliche amministrazioni e garantendo la migliore qualità dei servizi pubblici. “Il servizio ha dei costi e gli esempi che abbiamo a livello nazionale di gestione delle acque ci dicono che non sempre i servizi sono di qualità – afferma Serena Visintin, Assessore alla tutela dei Consumatori Provincia di Roma – dobbiamo pertanto interrogarci sulle modalità di controllo che nel provvedimento Ronchi mancano; e cercare di potenziare questo sistema. Quello dell’acqua è un costo doloroso per i cittadini, perché l’acqua è un bene primario e una necessità per tutti”.

Marzia Lazzerini

Urloweb.com

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