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Chikungunya: continua il monitoraggio, sono 13 i casi accertati

Si monitora la situazione, ma per il momento non è necessario lo stop alle donazioni di sangue

zanzara tigre

I CASI – Dopo il botta e risposta tra Comune e Regione della giornata di ieri, continua il monitoraggio della situazione relativa ai casi di Chikungunya. La Regione Lazio questa mattina, per esaminare la situazione epidemiologica, ha convocato un riunione con i responsabili del Centro Nazionale Sangue, del Centro Nazionale Trapianti, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute, del Centro Regionale Trapianti, del Centro Regionale Sangue e del Servizio Regionale Sorveglianza Malattie Infettive SERESMI. In tutto al momento i casi confermati sono risulti 13. Di questi 4 nella Capitale, mentre i restanti 9 sono soggiornanti o residenti nel Comune di Anzio. Per quanto riguarda i casi accertati a Roma, i pazienti non risulterebbero aver viaggiato in Italia o all’estero nei giorni precedenti al manifestarsi dei sintomi.

LA CHIKUNGUNYA – La chikungunya è una malattia virale che viene trasmessa da zanzare dello stesso tipo capace di trasmettere la febbre gialle e la dengue, così come dalla più comune zanzara tigre. La malattia ha un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifestano febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto forti dolori alle articolazioni. Solitamente la malattia si risolve in alcuni giorni, anche se i dolori articolari possono durare anche per diversi mesi. Solo in rarissimi casi possono esserci complicazioni di natura emorragica o neurologica.

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LE DONAZIONI DI SANGUE – Nella riunione tenutasi in Regione si è valutata la possibilità, già paventata nei giorni scorsi, di interrompere le donazioni di sangue nella Capitale. È l’Ente regionale a far sapere che “si è convenuto di monitorare quotidianamente l’evoluzione del quadro di diffusione e di definire una georeferenziazione dei casi per provvedimenti sicuri e graduati in relazione alla raccolta del sangue al fine di non pregiudicare l’attività chirurgica e dei centri trasfusionali. La situazione, dunque, resta costantemente monitorata ed è assolutamente fondamentale l’attività di contrasto ai vettori”. Quindi per il momento non ci saranno stop alle donazioni, ma la situazione resta sotto controllo.