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CTO: ristrutturato il Punto di Primo Intervento

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Mentre con i fondi giubilari si riqualifica, continua il trasferimento dei reparti

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Tratto da Urlo n.131 gennaio 2016

GARBATELLA – Torniamo a parlare di CTO: il Punto di Primo Intervento dell’ospedale della Garbatella infatti è stato ristrutturato e riqualificato. Per le opere sono stati investiti 186mila euro: 126mila di fondi giubilari e 60mila di fondi Asl. Tra i primi a commentare è stato Andrea Catarci, Presidente del Municipio VIII: “Si ringraziano Regione e Asl per la ristrutturazione del PPI, dove si sono realizzati spazi di accoglienza e visita moderni e tecnologicamente avanzati. Essi fanno seguito alla altrettanto buona opera di adeguamento alla normativa antincendio. Le note positive però si fermano alla parte strutturale”, ha detto il Minisindaco, che non ha perso l’occasione per riportare l’attenzione sull’annosa questione che interessa l’ospedale e la penalizzazione da esso subita: “Il CTO, la sua organizzazione e le sue componenti professionali continuano ad essere maltrattate, insieme all’utenza”. L’attività del nosocomio infatti negli anni è stata ridotta in modo inesorabile, e a dicembre altri reparti sono stati trasferiti: “Importanti reparti – seguita Catarci – sono stati sacrificati lasciando il posto a qualche ambulatorio e ad incarichi professionali con cui non è assicurata la presenza dei medici. Prima Cardiologia e Medicina, la scorsa estate due Ortopedie, Chirurgia del piede, cura del Trauma, ora Chirurgia Generale e d’Urgenza, Urologia, Neurochirurgia”. Il Minisindaco ha poi parlato della firma del protocollo d’intesa tra Regione e Inail di due anni e mezzo fa, dopo la quale, accusa, “le politiche regionali e della Asl si sono perse o, peggio, hanno consapevolmente battuto altre strade”. Più che ristrutturazioni incalza, “ci si aspetta un’inversione di tendenza sulla capacità operativa del CTO”. Per questo Catarci ha fatto appello a Zingaretti affinché “sia scongiurato l’ulteriore ridimensionamento del CTO e sia avviata, al contrario, la piena ripresa come era nei propositi e nei primi passi del governo regionale”.

Alla fine del 2015 le Asl Roma B e C sono state accorpate e fuse in un unico ente denominato oggi Asl Roma 2. Abbiamo quindi parlato con Silvia Cavalli, direttore amministrativo della nuova Asl, dei lavori effettuati al CTO: “Le risorse che abbiamo impiegato per le opere di umanizzazione dei luoghi al PPI del CTO fanno parte dei fondi del Giubileo. Il Punto infatti è un’area funzionalmente connessa al PS del Sant’Eugenio”. Abbiamo quindi chiesto alla Dottoressa a che punto sia il protocollo d’intesa con l’Inail: “Sono stati svolti vari incontri operativi. Negli ultimi mesi del 2015 l’Inail ha cambiato il suo assetto direzionale, si è dovuto attendere che l’ente ricreasse la sua compagine. Nel frattempo il 31 dicembre è stato istituito un nuovo soggetto, la Asl Roma 2. Anche quest’ultima quindi, e per essa anche il CTO, ha una nuova rappresentanza. Le interlocuzioni quindi riprenderanno con i nuovi assetti”. Una prima quota di lavori intanto sono stati effettuati dalla Asl in nome e per conto dell’Inail, aggiunge la Dott.ssa Cavalli: “Sono stati attivati gli ambulatori, le officine ortopediche che realizzano le protesi e alcuni protocolli, come quello della chirurgia della mano. Sono stati predisposti alcuni posti letto per i pazienti alle prime fasi di riabilitazione e di apprendimento dell’utilizzo delle protesi. Tutto quello che prevedeva il protocollo è partito. Al momento si stanno valutando ulteriori ampliamenti, le attività di discussione verranno riprese con il nuovo anno”.

Critico nei confronti della notizia è il Consigliere municipale Franco Federici (Fi) che ha posto l’accento sull’ulteriore depotenziamento subito dall’ospedale con la soppressione di altri reparti: “Non mi sembra si siano fatti passi avanti, anzi l’attività è stata ulteriormente penalizzata e limitata. Uno dei cavalli di battaglia in campagna elettorale di Zingaretti e Catarci, fu proprio la necessità del recupero dell’ospedale. Ad aprile ho presentato una proposta di mozione a tutela e rilancio del CTO in cui chiedevo l’impegno del Consiglio a intervenire presso il Sindaco e la Regione per rivedere l’Atto Aziendale dell’ospedale. Il documento però è stato bocciato”. L’atto, secondo quanto dichiarato dalla maggioranza all’epoca, avrebbe sofferto di alcuni errori e avrebbe potuto interferire negativamente con un processo messo in piedi lentamente. In merito alle parole forti di Catarci, Federici ha detto: “Si è venuta a creare una diatriba all’interno della stessa fazione. Catarci sembra fare maggioranza e opposizione allo stesso tempo. Mi sembra che sull’argomento ci sia una contraddizione”.

“La ristrutturazione del PPI del CTO di Garbatella dimostra il ruolo di centralità della struttura nel piano regionale, tanto che il PPI è stato inserito nei lavori di adeguamento dei servizi sanitari previsti per il Giubileo”, ha detto Riccardo Agostini (Pd), consigliere e membro della commissione Salute in Regione. “Il Punto – seguita il consigliere – è ora in grado di gestire piccoli e medi traumi con ridotti tempi di attesa, nonostante la grande affluenza che la struttura continua a registrare. Il CTO mantiene e sviluppa così la sua specificità nell’offerta sanitaria della città, con l’avvio del polo traumatologico gestito in collaborazione con Inail”.

A commentare la notizia è stato anche Fabrizio Santori, Consigliere e membro della commissione Salute in Regione, che ha invece posto l’accento sulla lentezza che ha caratterizzato fino ad ora l’operato dell’attuale Giunta. In riferimento alla presenza dell’Inail al CTO e ai lavori effettuati al PPI ha dichiarato: “Le ristrutturazioni sono importanti, ma i veri problemi sono altri. Ad esempio, nonostante i lavori effettuati al PS del S. Eugenio all’inizio del mese di gennaio, sono state registrate attese lunghissime. Le ristrutturazioni sono solo un palliativo che non risolve però il vero problema. La rete ospedaliera dell’ex Asl Roma C necessita di una riorganizzazione più profonda per la quale non sono necessarie somme ingenti come quelle che sono state spese in vista del Giubileo”.

Anna Paola Tortora