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Parte la messa in sicurezza del Forlanini

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Regione Lazio: Sgombero e bonifica, poi verranno murati gli accessi

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IL SOPRALLUOGO – Si è svolto questa mattina il sopralluogo congiunto della Questura di Roma, Regione Lazio e Azienda ospedaliera all’interno della struttura del S. Camillo-Folanini. Ne da nota la Regione Lazio in un comunicato che, contestualmente, annuncia la partenza dell’operazione per rispristinare adeguati livelli di decoro e sicurezza all’interno del complesso ospedaliero. “Il controllo iniziato dal Forlanini ha reso possibile verificare lo stato dei luoghi e la presenza di una decina di senza fissa dimora – comunica la Regione – Nei prossimi giorni sarà avviato per il Forlanini un piano di pulizia straordinaria con la rimozione dei rifiuti urbani e ospedalieri accumulati e delle attrezzature in disuso e in abbandono da anni, e il contestuale allontanamento e l’identificazione delle persone estranee”. 

I PROSSIMI INTERVENTI – “L’operazione – assicurano – sarà capillare e interesserà tutti i padiglioni e gli spazi dedicati ai servizi”. Al termine della bonifica tutti gli accessi saranno murati, così da scongiurare nuove intrusioni o occupazioni abusive. “Il complesso sarà sorvegliato notte e giorno con un servizio di vigilanza che controllerà la zona con pattuglie a piedi e in auto. L’attuazione del piano che verrà realizzato assieme alla Questura di Roma, ed eseguito nei prossimi giorni, renderà necessaria la richiesta di intervento della Centrale operativa dei servizi sociali del Comune di Roma per la presa in carico oltre che dei senza fissa dimora anche di un nucleo familiare con presenza di minori”. L’intervento richiederà alcuni giorni e “avverrà in totale trasparenza e con la documentazione anche filmata di ogni passaggio”.

I LOCALI TECNICI – Inoltre durante il sopralluogo di questa mattina è stata rilevata la presenza di due persone, un giovane polacco e una giovane italiana, accampati all’interno dei locali tecnici sotterranei del S. Camillo: “I giovani – proseguono dalla Regione – sono stati identificati e segnalati alla Questura. La Regione Lazio ha chiesto al Direttore generale dell’Azienda S. Camillo di avanzare una contestazione formale nei confronti della ditta Cofely che ha in carico i locali tecnici e non ha predisposto idonee misure per evitare l’accesso di persone non autorizzate che possono mettere a repentaglio la sicurezza dell’ospedale. Si è inoltre convenuto di predisporre un piano per la demolizione della palazzina Monaldi che è pericolante”.

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