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La Procura di Roma sulle tracce di Estesa Limited: Adiconsum, servono piu’ strumenti

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine sulle attivita del sito web italia-programmi.net con l’accusa di tentata truffa e pubblicità ingannevole. Adiconsum appalude ma chiede più strumenti per Polizia Postale e Guardia di Finanza.

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Il sito di proprietà della Estesa Limited, una società offshore con sede legale nella Repubblica delle Seychelles, attirava gli utenti con la promessa di scaricare software gratuiti per poi inviare richieste di pagamento a saldo di un inesistente abbonamento mensile di 8 euro / mese. Internet-programmi.net in origine era nato come community per scaricare programmi gratis ma in seguito ha cambiato le carte in tavola senza avvisare i suoi utenti e richiedere il loro esplicito consenso alle modifiche di adesione al servizio. Gli utenti hanno iniziato a ricevere ingunzioni di pagamento con cadenza infrasettimanale e tra loro anche chi non aveva mai usufruito del servizio. A questi utenti poi si sono aggiunti altri che non erano mai entrati nel sito come nel caso del Presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà.

L’Antitrust ha dato seguito alle segnalazioni degli utenti e alla denuncia dell’ADUC con la pubblicazione di un provvedimento che chiedeva a Estesa Limited di cessare ogni richiesta di pagamento e di chiarire sul sito che il servizio proposto era un servizio a pagamento. La società aveva in un primo momento accettato il richiamo dell’Antitrust salvo poi mettere in chiaro il pagamento degli 8 euro al mese solo in alcuni orari della giornata e quindi continuando nell’esercizio del suo tentativo di truffa su utenti ignari.

Tra le associazioni che si sono attivate a difesa dei diritti dei consumatori, Adiconsum è quella che ha evidenziato l’inadeguatezza di norme efficaci contro le truffe online. Dopo aver applaudito l’apertura del fascicolo da parte della Procura di Roma, Adiconsum “chiede un intervento legislativo a tutela dei consumatori. È ormai indubbio che la sola pronuncia di condanna dell’Antitrust non basta, come dimostrano anche altri precedenti e analoghi casi” – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – “Occorre dotare la Polizia Postale e la Guardia di Finanza di strumenti più efficaci, come avviene per la lotta alla pedopornografia e alla violazione del diritto d’autore, per chiudere immediatamente i siti incriminati ed impedire che ignari utenti vengano raggirati“. Un’altra evidenza sottolineata dal Segretario Generale Adiconsum è quella dell’attuale assenza di risposta delle grandi aziende di software come Microsoft, Adobe, Skype, che sono invitate ad intervenire “a propria tutela, visto che i siti come www.italia-programmi.net fanno pagare gli utenti per scaricare programmi che loro distribuiscono gratuitamente“.

L’inchiesta della procura è stata assegnata al Procuratore aggiunto Nello Rossi e ai Sostituti procuratori Maria Teresa Gregori e Nicola Maiorano che alla guida del pool informatico sono riusciti a rintracciare un conto corrente in una banca di Cipro riconducibile alle attività finanziarie di Estesa Limited. Una difficoltà incontrata dal pool è rappresentata dalla stessa società incriminata. Si tratta di una offshore, il che rende difficile risalire ai responsabili della suddetta nel caso in cui questa non persegua trasparenza nei suoi dati d’esercizio. Nella nostra ricerca sulle attività di Estesa Limited e nel tentativo di capire quali riferimenti reali ci siano dietro, abbiamo trovato alcune attinenze che dimostrano come Estesa sia parte di un sistema di scatole cinesi operante in Europa che ha il suo business consolidato in una rete di siti civetta dedicati al download di software freeware.