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Citazione in giudizio per l’autore del libro FUORI ORARIO

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Claudio Gatti autore dell’inchiesta sulle Ferrovie dello Stato risponde alle contestazioni dell’amministratore delegato del Gruppo Fs, Mauro Moretti
“A sei mesi dalla pubblicazione di “Fuori Orario”, con la prontezza che lo contraddistingue, il Gruppo FS ha deciso di citarmi a giudizio.

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Mi viene così offerta in sede giudiziaria l’opportunità che mi è  stata finora negata dagli interessati  in sede mediatica, di avere cioè un confronto diretto con il management di FS e discutere/valutare, carte e documenti alla mano, gli sbagli, gli sprechi e soprattutto la disorganizzazione che da decenni caratterizzano la gestione dell’azienda parapubblica oggi diretta dall’Ingegnere Mauro Moretti.

In una sua nota in cui annuncia la citazione in giudizio, il Gruppo FS definisce il mio “un libro-inchiesta fondato sull’anonimato e, per definizione, un libro a tesi precostituita”. Evidentemente, sei mesi non sono stati sufficienti alle FS per leggere le decine di documenti riservati e i rapporti interni (oltre che i messaggi di posta elettronica pubblicati con tanto di nome e cognome) contenuti nelle 240 pagine del mio libro. Anche nell’ultimo comunicato, al pari di quelli che lo hanno preceduto, il Gruppo FS non individua una singola mia asserzione falsa, confutando invece la presunta tesi del libro”.
Claudio Gatti

Di seguito il comunicato diramato da varie agenzie stampa:

Roma, 3 mag. (Apcom) – Il Gruppo Fs e il suo amministratore delegato, Mauro Moretti hanno citato in giudizio, davanti al Tribunale di Milano, la società Chiare Lettere Editore ed il
giornalista Claudio Gatti “per ottenere il risarcimento dei danni provocati alla loro reputazione, onore ed immagine dal libro ‘Fuori orario’, del quale il Gatti è autore”. Lo riferisce la
società in una nota sottolineando che il risarcimento verrà devoluto alla Caritas, Ostello ‘Don Luigi Di Liegro’ di Roma Termini.

Il libro, specifica la nota, “pretende di ‘dimostrare’, fondandosi senza alcuna verifica su dichiarazioni rese anonimamente da ex dirigenti, che l’attuale management del Gruppo, ed in particolare l’ad della Holding, gestisce, ora in modo dissennato ora in violazione di norme, il servizio ferroviario. A tale scopo l’autore utilizza affermazioni
dolosamente false e, più spesso, l’espediente di far credere attuali disfunzioni del passato e perciò responsabile l’attuale management che si è, invece, adoperato per superarle”.

Un libro-inchiesta, prosegue la nota, “fondato sull’anonimato è, per definizione, un libro a tesi precostituita; e tutto ciò che nel pamphlet si afferma viene, nell’atto di citazione, punto
per punto e documentalmente confutato, dimostrando inoppugnabilmente come Gatti, e la casa editrice che lo ha ospitato, si siano fatti consapevoli strumenti di una sistematica
e premeditata denigrazione orchestrata proprio da coloro che sono stati allontanati dal Gruppo per i risultati gestionali negativi e i danni provocati”.

Secondo le Fs, “proprio l’elenco di disfunzioni, o peggio, contenuto nel pamphlet dimostra l’enormità dei problemi che l’attuale management ha dovuto affrontare, e che ha risolto o ha
avviato a soluzione”.