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Greenpeace, Adriano Bono e Meganoidi: un singolo-denuncia del carbone di Enel

Un concentrato di ska, rock e reggae, frasi di denuncia e un killer del clima dall’anima nera come il carbone. Sono gli ingredienti di “È nell’aria”, l’ultimo lavoro musicale di Adriano Bono con la partecipazione dei Meganoidi nato dalla collaborazione con la campagna www.Facciamolucesuenel.org di Greenpeace. Il brano sarà presentato durante il concerto del 1 giugno a Roma, alle ore 21 presso piazzale del Verano – zona San Lorenzo.

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Il singolo, prodotto insieme alla Torpedo Sound Machine e che vede la partecipazione dei Meganoidi, lancia in musica un messaggio inequivocabile: Enel è la prima azienda in Italia responsabile dell’uso del carbone, la fonte più dannosa per il clima e la salute dell’uomo.

«La musica è un megafono potente, e una singola canzone può superare le censure e arrivare molto lontano. Quando Greenpeace mi ha chiesto di dare un contributo alla sua campagna per la salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute, ho subito accettato con entusiasmo. – spiega Adriano Bono – Forte dell’esperienza di ‘Artisti Contro il Nucleare’, sono convinto che gli artisti debbano essere in prima linea in queste battaglie di civiltà e democrazia. Venerdì primo giugno al Piazzale del Verano a Roma, ci sarà un grande spettacolo live con la Torpedo Sound Machine e molti altri ospiti. Gireremo le riprese per la realizzazione del video-clip della canzone. Chiunque è interessato può partecipare e farne parte».

La campagna www.FacciamoLucesuEnel.org, partita lo scorso 29 marzo, vede Greenpeace impegnata in un’investigazione a trecentosessanta gradi sui danni e i costi che il business del carbone di Enel infligge al nostro Paese. Gli impatti ambientali, climatici e sanitari dell’energia prodotta dall’azienda utilizzando il carbone sono altissimi: 366 morti premature nel 2009 e danni stimabili dell’ordine di quasi 1,8 miliardi di euro in quello stesso anno. E questa è solo una parte dei risultati pubblicati da Greenpeace nel rapporto “Enel, il carbone costa un morto al giorno” [1].

«La canzone di Adriano Bono è un modo molto coinvolgente per esprimere un atto di denuncia chiaro e forte: il carbone uccide il clima, distrugge l’ambiente, fa ammalare le persone. Enel usa quella fonte killer per produrre, in Italia, quasi metà della propria elettricità. Dire basta a tutto questo è un atto di coraggio imprescindibile, anche in musica. Per questo Greenpeace è davvero grata a Bono e ai Meganoidi che l’hanno affiancato» – afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.
Con i suoi piani di investimento nel carbone, Enel rappresenta un ostacolo alla rivoluzione energetica di cui l’Italia ha bisogno. Per questo Greenpeace chiede all’azienda la progressiva eliminazione della produzione elettrica da carbone entro il 2030 e la sua sostituzione con energie rinnovabili.


Info:

Adriano Bono e Greenpeace presenteranno live il singolo “È nell’aria” al concerto del 1 giugno a Roma. Ore 21, piazzale del Verano – zona San Lorenzo.

Link: Il rapporto “Enel, il carbone costa un morto al giorno”: http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/Enel—Il-carbone-costa-un-morto-al-giorno/