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Chagall: il mondo sottosopra

Un’altra grande mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma fino al 27 marzo: il mondo sottosopra di Marc Chagall.

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«Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario per sottolineare il suo movimento» così come «un vaso in verticale non esiste, è necessario che cada per provare la sua stabilità». È questo il mondo “sottosopra” immaginato da Marc Chagall, raccontato in una eccezionale esposizione all’Ara Pacis, a venticinque anni dalla sua morte. L’artista nasce il 7 luglio del 1887, in una famiglia di cultura e religione ebraica, a Vitebsk, allora facente parte dell’Impero Russo, oggi in Bielorussia ed il maggiore di nove fratelli. Il suo vero nome russo era Mark Zacharovi? Šagalov, abbreviato in Šagal, Chagall, secondo la trascrizione francese, e voleva dire “levita”. Nelle sue opere ritorna spesso il periodo dell’infanzia felice nonostante la condizione di vita. Iniziò a studiare pittura nel 1906 con il maestro Yehuda Pen, il solo pittore di Vitebsk, ma l’anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentò le Belle Arti dove conobbe artisti di ogni scuola e stile. Questo fu un periodo difficile per Chagall: gli ebrei potevano infatti vivere a San Pietroburgo solo con un permesso apposito e per breve tempo venne imprigionato. Rimase nella città fino al 1910, anche se di tanto in tanto tornava nel paese natale, dove, nel 1909 incontrò la sua futura moglie, Bella Rosenfeld. Una volta divenuto noto come artista, lasciò San Pietroburgo per stabilirsi a Parigi, per essere più vicino alla comunità artistica di Montparnasse, dove entrò in amicizia con Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, e Fernand Léger. Nel 1914 ritornò a Vitebsk e l’anno successivo sposò la fidanzata Bella. La prima guerra mondiale scoppiò mentre Chagall era in Russia. Nel 1917 prese parte attiva alla rivoluzione russa: il ministro sovietico della cultura lo nominò Commissario dell’arte nella regione di Vitebsk, dove fondò una scuola d’arte. Non ebbe tuttavia successo in politica nel governo soviet, e per di più entrò in contrasto con la sua stessa scuola , che per motivi politici era conforme alla corrente del suprematismo, assolutamente agli antipodi dello stile fresco ed “infantile” di Chagall. Nel 1920 si trasferì con la moglie a Mosca e poi a Parigi nel 1923 e divenne cittadino francese nel 1937.Durante l’occupazione nazista in Francia, nella seconda guerra mondiale, con la deportazione degli Ebrei e l’Olocausto, gli Chagall fuggirono da Parigi. Si nascosero prima a Marsiglia e poi verso la Spagna ed il Portogallo. Nel 1941 la famiglia Chagall si stabilì negli Stati Uniti, ove sbarcò il 22 giugno, giorno dell’invasione nazista della Russia. Il 2 settembre 1944, Bella, compagna amatissima, soggetto frequente nei suoi dipinti e compagna di vita, morì in seguito ad una malattia. Due anni dopo, Chagall fece ritorno in Europa e nel 1949 si stabilì in Provenza.Uscì dalla depressione dovuta alla morte della moglie quando conobbe Virginia Haggard, dalla quale ebbe un figlio. In questi anni intensi, riscoprì colori liberi e brillanti: le sue opere sono dedicate all’amore e alla gioia di vivere, con figure morbide e sinuose. Si cimentò anche con la scultura, la ceramica e il vetro.Chagall si risposò nel 1952 con Valentina : viaggiarono diverse volte in Grecia, si recò in Israele, dove creò una vetrata per la sinagoga dell’ospedale e progettò un affresco per il nuovo parlamento. Viaggerà anche in Russia dove sarà accolto trionfalmente, ma si rifiuterà di tornare nella natìa Vitebsk.Chagall morì a novantasette anni, a Saint-Paul de Vence, il 28 marzo 1985. Nei suoi lavori si ispirava alla vita popolare della Russia europea e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura giudaica .Le opere di Chagall si inseriscono in diverse categorie dell’arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti, compresi il cubismo e il fauvismo. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi esponenti, come Amedeo Modigliani . La mostra, intende illustrare, attraverso una selezione di circa 140 opere tra dipinti e disegni realizzati tra il 1917 e il 1982, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, un percorso artistico, in cui viene sfidata la forza di gravità, e in cui vengono proposte visioni ribaltate della realtà. A venticinque anni dalla morte di Chagall questa mostra mette proprio in luce la straordinaria abilità dell’artista di trasportare in mondi quasi onirici e sospesi animali, oggetti, personaggi ricorrenti, tutti svincolati dalla staticità, e tutti proiettati altrove.

Informazioni:
Ara Pacis – Lungotevere in Augusta, 18 – Roma
Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle ore 19. La biglietteria chiude alle ore 18.
Prezzo del biglietto: € 11.00 intero – € 9.00 ridotto

Emanuela Maisto