Pochi politici in Italia, anzi forse quasi nessuno, sono stati amati come Enrico Berlinguer, idolatrato da chi ne condivideva i princìpi e le idee, rispettato e apprezzato da chi lo osteggiava. Elio Germano si trasforma, scena dopo scena, nel segretario del PCI, nella sua ambizione, nel suo coraggio e nella sua onestà, giganteggiando sempre più nel panorama attoriale italiano e spostando ancora di un po’ il suo apice. La regia di Segre è asciutta, pratica, puntuale come lo era Berlinguer, senza fronzoli ma diretta al punto, mentre le vicende italiane, disgraziate e più felici, scorrono sul fondo come una scenografia impietosa. Non un semplice film biografico ma un ritratto di un uomo che ha provato, forse più di altri, a sbloccare gli ingranaggi di una democrazia bloccata, che gira intorno a sé stessa.
Regia: Andrea Segre
Sceneggiatura: Andrea Segre, Marco Pettenello
Interpreti: Elio Germano, Stefano Abbati, Francesco Acquaroli, Fabio Bussotti, Paolo Calabresi
(ITA 2024)
Marco Etnasi