
La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si è svolta dal 16 al 25 ottobre 2025 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si è chiusa con la vittoria di Left-Handed Girl di Shih-Ching Tsou, premiato come Miglior Film nella sezione Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani.
Un riconoscimento che conferma la vocazione internazionale della manifestazione, sempre più attenta alla scoperta di nuovi autori e linguaggi.
Left-Handed Girl è un melodramma ambientato a Taipei che conserva il respiro del cinema indie. Shih-Ching Tsou, infatti, firma la sua opera prima dopo una lunga collaborazione al fianco di Sean Baker (premio Oscar per Anora nel 2024) che per questo film è sia produttore che co-sceneggiatore.
Ne nasce un’opera che intreccia realismo e delicatezza, con un ritmo frenetico di eventi e dialoghi che restituisce l’energia caotica e vitale della città.
I premi del Concorso Progressive Cinema
La giuria internazionale, presieduta da Paola Cortellesi, ha assegnato il Gran Premio della Giuria a Nino di Pauline Loquès, mentre il premio per la Miglior Regia è andato a un altro esordiente: Wang Tong per Wild Nights, Tamed Beasts (Chang ye jiang jin), un noir provocatorio difficile da dimenticare. Il Premio per la Miglior Sceneggiatura è stato conferito ad Alireza Khatami per The Things You Kill, mentre Jasmine Trinca ha conquistato il Premio Monica Vitti come Miglior Attrice per Gli occhi degli altri. Il Premio Vittorio Gassman come Miglior Attore è andato invece al britannico Anson Boon per Good Boy, e il riconoscimento per la Miglior Opera Prima (Premio Poste Italiane) ad Tienimi presente di Alberto Palmiero.
Good Boy di Jan Komasa merita un approfondimento: da non confondere con l’omonimo horror di Leonberg, questa black comedy affronta temi come dipendenza, manipolazione, peccato e redenzione, costruendo una storia che cattura dall’inizio alla fine. Nonostante la follia che attraversa la narrazione, riesce a far affezionare lo spettatore a quasi ogni personaggio.
Tra le novità di quest’anno, spicca l’introduzione di un riconoscimento dedicato al documentario. Il Premio Miglior Documentario è stato assegnato a Cuba & Alaska di Yegor Troyanovsky, segno dell’attenzione crescente verso il cinema del reale e i linguaggi ibridi tra fiction e non-fiction.
I premi alla carriera e il valore culturale del festival
Accanto ai titoli in concorso, la ventesima edizione ha celebrato figure storiche del cinema con una serie di premi alla carriera: tra i nomi insigniti, il regista e sceneggiatore americano Richard Linklater, l’autore iraniano Jafar Panahi, il maestro del cinema tedesco Edgar Reitz e il produttore britannico David Puttnam, insignito dell’Industry Lifetime Achievement Award.
Un parterre di grande spessore che ha riaffermato la vocazione della Festa di Roma come ponte tra generazioni, in dialogo costante tra cinema d’autore, industria e pubblico.
Un’edizione simbolica per i vent’anni del festival
Nata nel 2006, la Festa del Cinema di Roma ha raggiunto un traguardo importante: vent’anni di proiezioni, incontri e crescita continua.
L’edizione 2025 ha registrato un bilancio positivo, sia in termini di pubblico che di partecipazione internazionale, confermandosi come una delle manifestazioni più solide del panorama europeo.
La direzione artistica ha puntato su una programmazione che combina ricerca autoriale e apertura al mercato, consolidando l’identità di Roma come spazio privilegiato per il dialogo tra le cinematografie del mondo.
Con Left-Handed Girl, la Festa del Cinema di Roma ha premiato una storia di identità e autodeterminazione, rappresentativa di un cinema che guarda oltre i confini.
L’edizione 2025 segna così una nuova tappa nella crescita della manifestazione: un festival sempre più internazionale, consapevole e maturo, capace di dare spazio alle voci emergenti senza dimenticare il valore della memoria e della tradizione cinematografica.
Marco Casciani














