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La donna che visse due volte

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L’ossessione, la paura, l’angoscia, la malattia, la morte: Alfred Hitchcock scava negli abissi della psiche umana, dando corpo ad incubi nascosti, figli della vertigine e della nausea generata da una realtà deviata.

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L’allontanamento dalla purezza e dall’Amore concepito in modo sano, si concretizza lungo la strada della necrofilia: dopo la dipartita, se l’anima percorre i sentieri dell’oltretomba, il corpo resta un vuoto “oggetto” terreno su cui si posa la cinepresa del grande Maestro britannico. La componente fisica, priva della materia spirituale, viene resa come un inerme contenitore di bisogni carnali, unici valori innalzati sull’altare della religione dell’apparenza.

Regia: Alfred Hitchcock 
Sceneggiatura: Alec Coppel, Samuel A. Taylor
Interpreti: James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Tom Helmore, Henry Jones, Raymond Bailey, Ellen Corby, Konstantin Shayne

(USA 1958)

Simone Dell’Unto