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Le confessioni

cinema 135 - le confessioni

Essenziale, attuale, riflessivo, profondo e spirituale

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Facciamo un gioco: io scrivo il nome di un attore, voi chiudete gli occhi e per cinque secondi pensate alle atmosfere e alle sensazioni che vi potrebbe suscitare un suo film. Pronti? Toni Servillo. Avete chiuso gli occhi? Se sì sono pronto a scommettere che avete immaginato una pellicola divertente, allegra, leggera e spensierata, caratterizzata da colori vivaci e intensi, con un ritmo narrativo veloce e spigliato all’interno del quale l’attore si muove in disparte, recitando discretamente il ruolo di spalla e comprimario dei protagonisti. È andata così, vero? Immagino di no. Se infatti avete pensato all’esatto opposto siete riusciti nella mirabolante impresa di crearvi un’anteprima “mentale” de “Le confessioni”. Per carità (e quando una frase inizia in questo modo sappiamo tutti che è solo il preludio di un finale amaro) l’undicesimo film di Roberto Andò, il secondo consecutivo con Toni Servillo dopo “Viva la libertà”, è essenziale, attuale, riflessivo, profondo e spirituale, però (ed eccoci qua al punto) è necessario assumerlo lontano dai pasti, onde evitare un pericoloso attacco di sonnolenza.

Regia: Roberto Andò
Sceneggiatura: Roberto Andò
Interpreti: Toni Servillo, Connie Nielsen, Johan Heldenbergh, Daniel Auteuil, Moritz Bleibtreu, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Richard Sammel, Stéphane Freiss, Togo Igawa, Alksej Gus’kov

(ITA, FRA 2016)

Simone Dell’Unto