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L’esorcista

Quando un film è talmente terrificante da diventare il simbolo di un determinato genere, allora quel film ha colpito nel segno, e così è stato per una delle pellicole ‘di paura’ più famose di sempre. Nel dicembre del 1973, cioè ormai quasi cinquant’anni fa, uscì nelle sale statunitensi, e poi nel ’74 in quelle di tutto il mondo, uno dei film horror più inquietanti e iconici di sempre: L’esorcista. Nonostante la censura, che ne ritardò l’uscita in sala, fu nominato a dieci Oscar (Blatty, autore dell’omonimo romanzo, vinse la statuetta per la sceneggiatura) e venne considerato, come lo è tutt’oggi, un film innovativo che esplora le tinte più fosche dell’essere umano, in particolare delle credenze popolari (speriamo!) riguardo il demonio. Un film divenuto cult che dev’essere recuperato anche da chi, come lo scrivente, non ama il genere, perché riesce a uscire dai recinti della definizione di horror con grande disinvoltura.

Regia: William Friedkin

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Sceneggiatura: William Peter Blatty

Interpreti: Ellen Burstyn, Max von Sydow, Linda Blair, Jason Miller, Lee J. Cobb, Kitty Winn

(USA 1973)

Marco Etnasi