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Starman

Il lancio nello spazio della sonda Voyager 2, con il suo disco contenente voci e suoni dalla terra, ispira John Carpenter a mettere in scena un film romanticamente fantascientifico.

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Chiamato dalla Terra sulle note di “Satisfaction” dei Rolling Stones, Starman (Jeff Bridges) trova un pianeta perfettamente aderente al pezzo scritto da Mick Jagger e Keith Richards, ovvero insoddisfatto, frustrato ed intimorito dalla diversità (è vero: rispetto al 1984 non ci sono stati grandi cambiamenti). Una Terra in cui l’alieno estremizza la figura dello straniero: spaesato ed intimorito, è costretto a ricorrere a metodi leciti, illeciti e soprannaturali per riuscire semplicemente a far ritorno a casa. La novità dello Starman carpenteriano è l’amore: l’alieno prova sentimenti e si innamora di Jenny (Karen Allen) avviando una relazione basata sul calco affettivo. Prendendo le fattezze dello scomparso marito della donna, instaura una prima forma di amore interplanetario. All’umile individuo che si nasconde dietro queste parole sorge allora spontanea la domanda: è possibile che tutti gli Starman/woman che stiamo aspettando siano semplici copie in carta carbone di chi abbiamo già amato?

Regia: John Carpenter

Sceneggiatura: Bruce A. Evans, Raynold Gideon, Dean Riesner

Interpreti: Jeff Bridges, Karen Allen, Charles Martin Smith, Richard Jaeckel, Robert Phalen, Tony Edwards

(Usa 1984)

Simone dell’Unto