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Emergency e Cheap a Roma la mostra “Contro la guerra – Sguardi e immaginari”

Dal 30 maggio al 29 giugno alla Sala Fontana del Palazzo delle Esposizioni, un percorso visivo firmato che mette al centro la cura, la disobbedienza e la speranza

ROMA – Un viaggio immersivo tra le macerie della guerra e le voci di chi si oppone. Si inaugura il 29 maggio alla Sala Fontana del Palazzo delle Esposizioni la mostra “Contro la guerra – Sguardi e immaginari”, un progetto di EMERGENCY curato dal collettivo CHEAP, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e della Azienda Speciale Palaexpo, che ne firma anche produzione e organizzazione. L’ingresso è gratuito e l’apertura al pubblico è prevista dal 30 maggio al 29 giugno 2025.

GUERRA E RESISTENZA: UN PERCORSO TRA IMMAGINI E RESPONSABILITÀ

L’esposizione propone un racconto potente e stratificato sugli effetti dei conflitti armati, affrontando il tema da una prospettiva visiva e sensoriale. Le grandi fotografie in bianco e nero provenienti dall’archivio storico di EMERGENCY documentano trent’anni di interventi medici in scenari di guerra, dall’Afghanistan all’Iraq, testimoniando l’impegno di un’organizzazione che ha fatto della cura un atto politico e pacifista sin dalla sua fondazione, nel maggio 1994.

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Accanto a queste immagini, i manifesti d’artista firmati da CHEAP e da illustratori internazionali – provenienti da Italia, Brasile, Spagna e Polonia – amplificano il messaggio della mostra. Frasi come “Disobbedite con generosità”, “Sabotate con grazia”, “Agitatevi” affiancano il visitatore lungo un percorso dove la grafica si fa strumento di lotta e riflessione.

L’INVITO: GUARDARE DAVVERO

Uno degli elementi più intensi della mostra è rappresentato da un box schermato, accessibile solo attraverso una feritoia. Al suo interno, fotografie esplicite e crude dei corpi segnati dalla guerra. Non visibili a colpo d’occhio, queste immagini richiedono un gesto volontario, un avvicinamento consapevole. È un invito esplicito da parte di EMERGENCY e CHEAP: guardare la guerra non come spettacolo, ma come responsabilità collettiva.

UN MESSAGGIO UNIVERSALE: “NESSUNA GUERRA È INEVITABILE”

La mostra non si limita alla denuncia. È anche un inno alla disobbedienza civile, alla solidarietà, al rifiuto della violenza come destino inevitabile. “La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri” si legge lungo il percorso espositivo. È questo il filo rosso che lega immagini e parole, Paesi lontani e sensibilità artistiche diverse: la convinzione che la pace sia una scelta possibile e doverosa.

Redazione