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L’itinerario del Forte Bravetta: memoria e natura in un chilometro di storia

Nel giorno dell’anniversario della liberazione di Roma dall’occupazione nazifascista, è stato inaugurato il nuovo itinerario turistico del Forte Bravetta, parte del progetto “Unexpected itineraries of Rome”, promosso da Roma Capitale con il sostegno del Ministero del Turismo. Si tratta del quinto percorso dei sette previsti nell’ambito dell’iniziativa. Il nuovo itinerario si sviluppa per circa un chilometro lungo il fossato dell’antico forte ottocentesco, con un tracciato che unisce elementi naturalistici a una forte carica simbolica e storica.

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Situato all’interno della Riserva Naturale Valle dei Casali, tra la via Aurelia e la via Portuense, il Forte Bravetta occupa un’area di circa undici ettari. Realizzato tra il 1877 e il 1883, è uno dei 15 fortini edificati nella prima cintura periferica della Capitale, a difesa della città. Inizialmente concepito come postazione d’artiglieria, il forte venne in seguito trasformato in caserma e deposito militare. Il suo nome è però tristemente legato alle fucilazioni che vi si tennero. Già durante il regime fascista, il sito fu utilizzato per dare esecuzione a condanne a morte, ma fu con l’occupazione nazista di Roma (1943-1944) che divenne un vero e proprio luogo di martirio. Nel corso di quel tragico periodo, il Forte fu teatro di numerose fucilazioni di partigiani e militari, diventando così uno dei simboli della resistenza romana e della lotta per la libertà. Tra le vittime ricordate in questo luogo c’è don Giuseppe Morosini, figura che ha ispirato il personaggio di don Pietro nel celebre film “Roma città aperta” del quale quest’anno ricorrono gli ottant’anni.

All’ingresso del sito, una lapide commemorativa riporta i nomi di 77 patrioti, tra cui sei fucilati il 3 giugno 1944, solo poche ore prima dell’arrivo delle truppe Alleate. La lapide negli ultimi anni è stata più volte vandalizzata. Gli ultimi di questi eventi si sono verificati il 25 aprile e il 2 giugno di quest’anno. Nel dopoguerra, il Forte è rimasto sotto il controllo dell’Esercito Italiano, che lo ha utilizzato fino a pochi anni fa come deposito di munizioni. Dopo la sua dismissione, è passato alle competenze del Demanio Pubblico e, nel 2009, è stato acquisito dal Comune di Roma, che ne ha riconosciuto il valore simbolico e storico, destinandolo a luogo della memoria collettiva. Nel 2011, l’area del parco (ma non il forte) è stata riaperta al pubblico con il nome di Parco dei Martiri, restituendo alla cittadinanza uno spazio di riflessione e ricordo immerso nel verde, oggi al centro di un percorso di valorizzazione grazie al progetto “Unexpected itineraries”.

All’evento del 4 giugno scorso hanno partecipato il Sindaco, Roberto Gualtieri, il Presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti, e l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda, Alessandro Onorato, che ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa: “Abbiamo scelto questa data simbolica per restituire alla città un luogo storico, simbolico e bellissimo. Lo abbiamo riqualificato con un nuovo cancello, transenne di sicurezza, cartelli informativi e segnaletica anche su indicazione dell’ANPI, che ringrazio per la collaborazione”. L’assessore Onorato ha inoltre evidenziato gli obiettivi più ampi del progetto: “Con il progetto Unexpected itineraries vogliamo distribuire i flussi turistici su tutta Roma – ha proseguito Onorato – valorizzando luoghi poco conosciuti ma ricchi di storia, archeologia e natura. Finora abbiamo già coinvolto 5 Municipi e promosso 90 siti, con oltre 170 cartelli informativi e un’app gratuita, bilingue e accessibile anche ai non vedenti, già scaricata da 12.000 utenti”.

Si tratta di una vera e propria occasione per visitare l’interno del Forte Bravetta, che resterà aperto fino alla fine dell’anno, grazie ai fondi già stanziati per garantirne la fruibilità. Il progetto è stato finanziato con 1,2 milioni di euro attraverso la misura “Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile”, e realizzato da Zètema Progetto Cultura.

Il progetto Unexpected itineraries ha già toccato, e continuerà a coinvolgere, diverse aree della Capitale. L’itinerario del Forte Bravetta, fortemente legato alla storia e alle vicende della resistenza romana, si aggiunge ai quattro itinerari già realizzati nell’ambito del progetto: Città di Gabi e San Vittorino (Municipio VI), Esquilino (Municipio I) e Parco degli Acquedotti (Municipio VII). Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti con Unexpected itineraries il focus si sposterà sul Municipio VIII. In questo territorio infatti verranno promossi gli intinerai riguardanti il fiume Almone e l’area Gazometro-Garbatella-Tor Marancia.

Leonardo Mancini