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Via dei Tre Orologi

Prende il nome dalla meridiana che si trova all’inizio della via, situata sul muro di cinta di Villa Svezia ad angolo con via Ulisse Aldrovandi, nel quartiere Parioli.

Sulla meridiana si legge la scritta latina “Sine sole sileo” ovvero “Senza il sole sono muta”. La strada si apre nel vivo dell’antica Villa Sacchetti, che venne suddivisa alla fine dell’800 in più ville di piccole dimensioni, e nei primi anni del ‘900 si immetteva direttamente nelle proprietà del barone Aliotti. Negli anni ha mantenuto il suo aspetto di oasi lussureggiante, con le mura delle ville che la fiancheggiano completamente ricoperte di viti e bouganville. È curiosa la presenza di 3 immagini della Madonna, rievocanti il toponimo della vicina via delle Tre Madonne. La più antica è un’edicola piccola e arrugginita, situata sotto la meridiana, mentre le altre due sono statuette in marmo, una sulla facciata della chiesa appartenente al convento di clausura delle Carmelitane Scalze, l’altra sul fianco della villetta adiacente. La strada era chiusa, fino al 1913, da Villa Aliotti, che venne demolita per costruire la residenza dell’Ambasciatore della Repubblica Federale Tedesca presso la Santa Sede, un edificio modernissimo, costruito con mattoni rossi, che dovrebbe rievocare un castello nordico. Esso stona con l’ambiente circostante, ma nonostante tutto questa piccola strada rimane un luogo misterioso e fiabesco, straordinariamente signorile.

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Emanuela Maisto