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Via dell’Arancio

La strada si estende da via Leoncino a via Ripetta, nel Rione Campo Marzio

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Prese il nome da una pianta d’arancio dipinta su di un finestrone di Palazzo Borghese e, per lo stesso motivo, venne anche chiamata via del Melograno. Questa parte di edificio venne demolita per consentire alla strada di aprirsi verso Ponte Cavour, ma prima venne adibita a bagno pubblico, come quelli che si trovavano in via Belsiana e su via del Corso. 

Al posto dell’albero di arancio dipinto venne in seguito posta una fontanina, oggi scomparsa con la parte del palazzo che è stata demolita. In molti però ricordano questa fontana per uno strano effetto prospettico che creava. Essa sembrava, infatti, un ornamento delle pendici di Monte Mario che si erge proprio di fronte al luogo dove sorgeva la parte demolita di Palazzo Borghese.
Su via dell’Arancio si trovava anche un ospizio per giovani fanciulle, prostitute o ragazze mandi che qui potevano trovare rifugio.

Emanuela Maisto