Si articola da via del Corso e piazza di Spagna, tra il Rione Colonna e quello Campo Marzio.
Il suo nome risale a Bartolomeo Farrattini, vescovo di Amelia, che alla fine del XVI secolo fece costruire qui, a capo di tutte le case, ovvero all’estremo dell’abitato romano di allora, un palazzo che chiamò Ferrattina. Da qui, per corruzione, discende il nome della via Frattina. Per la sua posizione tranquilla venne preferita da numerosi artisti che si stabilirono proprio qui per i loro studi. Tra i tanti compare il nome dell’abate Carlo Fea, al quale Roma deve i primi saggi di topografia antica. Qui lo stesso Fea morì, nel 1836.
Un tempo erano numerose qui anche le osterie come quella del Turchetto e di Giacinto. Attualmente è una strada popolarissima per lo shopping, amata dai romani e dai turisti. Il suo carattere tipicamente sei-settecentesco è messo quasi in ombra dallo sfavillio di boutique, gallerie d’arte e caffè.
Numerosi su questa via gli antichi e ricchi palazzi. Infatti, al numero 35, è da ricordare la sede sociale del collegio dei parrucchieri che venne costruita nel 1905 su progetto di Vittorio Mascalzoni, oggi in parte restaurata e destinata ad altre attività.
Emanuela Maisto