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Baci scagliati altrove

Il critico letterario Antonio D’Orrico ha definito “Profezia” – il primo racconto – “la cosa più bella della letteratura italiana da molte stagioni a questa parte e, faccio una predizione anche io, per molte, molte stagioni a venire”.

“Baci Scagliati Altrove” su copertina bianca è stato amore a prima vista. Un titolo ad effetto per una raccolta di quattordici storie. Per cominciare, Rick Moody: “E se costui è un eroe, allora gli eroi sono a bizzeffe, e il mondo ne è pieno, come lo è di cani randagi, gomme lisce e chiavi smarrite”; nelle ultime pagine, un EXTRA di David Foster Wallace: “LOVE”, un regalo a sorpresa ma per niente accidentale. Ancora una volta Veronesi esplora e ordina quelle che Foucault avrebbe chiamato “eterotipie”, quelle superfici, quelle fenditure mai sufficientemente calcolate dove avvengono le relazioni e si compiono i nostri sentimenti alla ricerca di punti d’appoggio: la scrittura, un accendino a gas, le parole di un padre. Si tratta di un mondo intimo, pieno zeppo di simboli e di oggetti, nel quale l’innocenza è dimenticata, tanto il destino si compie comunque tra improbabili felicità e storiche rivalità, vita, morte, rivelazioni, coraggio ed esitazione, pentimenti e ricordi: le parole di Veronesi così centrate sono assalti frontali, pugni allo stomaco nascosti dietro sorrisi di quiete apparente.

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Sandro Veronesi
Fandango Libri
pp. 184
euro 13,00
2011

Ilaria Campodonico

 

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