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Candore

Una ricognizione sull’amore e il sesso, sulla buona condotta e i sogni

Vedere qualcosa di diverso e al tempo stesso di minaccioso per sé – diceva Alberto Moravia intervistato da Pier Paolo Pasolini durante “I Comizi d’amore”, oltre cinquant’anni fa – “sia fisicamente sia nel senso dell’immagine che questa persona si fa di se stesso. Lo scandalo è in fondo una paura di perdere la propria personalità”. Siamo reduci da un mondo di scandalizzati, eppure esiste ancora una possibilità reale di capire le cose e ciò che è trasgressione può diventare “Candore. Capita che l’ostacolo, il passo falso – pensieri e azioni di fronte a ciò che non si può, non si deve – siano negli occhi di chi guarda. Così questo libro di Desiati, che è anche un viaggio nella pornografia, diventa una storia malinconica e allegra, scritta con intelligenza e sensibilità, colorando con divertimento fuori dai contorni. Qui, nella rappresentazione del particolare, il romanzo manifesta la sua qualità più grande: ricongiungendosi con le vicende molto terrene di un ragazzo, Martino Bux, che invece di frequentare l’università, trascorre le giornate dentro i locali più equivoci della sua città. Una ricognizione sull’amore e il sesso, sulla buona condotta e i sogni, partendo da una questione privata ed esplorando la sfera più intima di sospiri e pericoli, di resistenza alle responsabilità e fissazioni incise nel cervello.

Mario Desiati – Einaudi Supercoralli 2016 – Euro 19

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Ilaria Campodonico