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Cento Haiku

I 100 Haiku raccolti in questo volume – tradotto e spiegato da Irene Larocci e con la “Presentazione” di Andrea Zanzotto – sembrano poter fondare da soli il mondo tra terra e cielo, convocati per svelare la verità e la sua assenza, per mostrare la complessità del reale e i suoi impedimenti. Leggere un libro come questo – edito per la prima volta da Longanesi nel 1982, poi da Guanda nel 1987 – significa porsi domande sul significato delle cose, scoprire la tradizione custodita in una forma semplice soltanto in apparenza, evidentemente breve ma concentrata: nomi di piante, suoni della natura, oggetti legati a precise consuetudini, animali e immagini di luoghi incantati e parimenti quotidiani. Un universo di segni e simboli tradotti in un messaggio di pace e riconoscenza alla vita, enigmi e frammenti esplosi che si sono ricostruiti, un invito a imparare la cura, esercitare un’attenzione altra sulle cose, tra ordine e disordine. Una nuova educazione per fronteggiare la nostra innata tentazione a esistere, un tetrafarmaco utile per liberarci dalle paure, per trovare la pace dopo aver conosciuto l’infelicità, il timore, il pensiero della morte, il dolore insopportabile per il tempo che scorre e per l’amore che finisce. Per ritrovarsi alla fine: “Nel buio di un pozzo|ravviso il mio volto” (Ozaki Hosai).

CENTO HAIKU

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di AA.VV.

Guanda 2017

Pagine 192

Euro 10

Ilaria Campodonico