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Due vite

Indefinibile e lacerante, fatto della materia stessa dell’uomo, di sogni e ricordi (il titolo non lascia dubbi in proposito), questo ultimo libro di Emanuele Trevi è stato già scelto da moltissimi lettori e candidato alla prossima edizione dello Strega. Tuttavia non è un tema nuovo per l’autore, che come in passato torna a raccontare uomini e donne della sua vita: un’attrazione sentimentale – verso figure complesse, fascinose e inquiete – che possiede la potenza di far uscire a pezzi, ma nel modo più sublime possibile. Rocco Carbone e Pia Pera sono due scrittori realmente esistiti, scomparsi prematuramente e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. È una costruzione perfetta, quella di Due vite, dove timbro, tono e tessitura arrivano a descrivere le differenti inclinazioni e i comportamenti dei protagonisti, con la precisione spietata di una tristezza contagiosa. Esistono incontri che lasciano il segno e non accadono spesso, individui che sembrano in sovrabbondanza di destino (per talento, aura, reverenza, libertà) e diventano degni di essere scelti tra una moltitudine e trasferiti su carta, come pietre d’inciampo e affetti disparati. Guardando indietro il tempo che fugge, in alto la terra dal cielo. Così per restare eternamente vivi, prendendo congedo dagli altri.

Due vite

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Emanuele Trevi

Neri Pozza 2021

Pagine 114

Euro 12

Ilaria Campodonico