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Eretico controvoglia

Nicola Chiaromonte fu nel secolo scorso uno degli intellettuali italiani più apprezzati all’estero, una figura importante e dimenticata, un maestro tra vita e giustizia, che l’ultimo saggio di Filippo La Porta, pubblicato dalla casa editrice Bompiani, ha il merito di ri-trovare e illuminare. La sua biografia vivace e avventurosa (e fortemente reale nei desideri e nelle malinconie) attraversa i grandi accadimenti della storia: la Guerra civile spagnola e la fuga a Casablanca, l’esilio tra Francia, Italia e Stati Uniti, dove divenne un riferimento per gli intellettuali americani che provavano a immaginare una sinistra alternativa allo stalinismo. E incrocia le menti migliori e più interessanti del nostro tempo appena fuggito via: tra questi, Andrea Caffi, Alberto Moravia, Hannah Arendt, Albert Camus, André Malraux. Un uomo che invitava a prendersi sul serio, a ritrovare le motivazioni e tenerle strette, a dichiarare le proprie idee senza costringerle dentro recinti posti da altri, restare fedeli a se stessi e liberi. Eretico controvoglia propone una necessaria difesa dell’umanesimo, attraverso la voce non indifferente, spesso non conforme alla regola, di un pensatore scomodo: Quel che importa è cercare di rimanere un po’ più fermi della maggioranza, un po’ meno assurdi, un po’ più capaci di amore”.

 

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Eretico controvoglia

Filippo La Porta

Bompiani 2019

Pagine 144

Euro 11

Ilaria Campodonico