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“Fantasmi e altri animali” è una raccolta di racconti brevi, 11 racconti precisamente, escluso il primo che è un po’ più lungo degli altri, una sorta di ‘long short story’ ed è sicuramente la più importante di tutte le altre storie del libro. “Credo che il racconto breve come forma di letteratura sia molto importante in questi tempi così frenetici, un valore aggiunto, un’opportunità per avvicinare il lettore a leggere più libri”, ci spiega l’autore Dario Ronzani. La sua penna scorre veloce e la lettura di questo libro rimane sempre leggera ed interessante, sia per scorrevolezza sia per la scelta di termini e metafore intriganti.
MIO PADRE SARÀ SEMPRE UN FANTASMA
La prima storia come dicevamo, è il racconto principale. Parla di una ragazza argentina di Bueno Aires che vive ormai da un po’ di anni tra i quartieri dell’VIII Municipio, perché deve portare a termine finalmente una missione. Panettiera, amante del bere, degli animali e della natura, con cui ha un rapporto quasi viscerale. È anche una storia di amore, ma soprattutto la storia del rapporto tra una figlia e un padre morto. Il papà è un ‘desaparecido’, uno delle tante migliaia di latinoamericani scomparsi alla fine degli anni ‘70 durante la dittatura argentina di Videla. La ragazza, tanto semplice quanto complessa a causa di un trauma personale tanto grande, riaprendo delle lettere del padre, scopre tante cose della sua vita e della personalità di quest’ultimo, dell’amore che provava per lei e della paura e della sofferenza di quegli anni in Argentina.
GLI ALTRI RACCONTI
Seguono gli altri racconti ‘fantastici’, un fantastico però di matrice latinoamericana, quindi più mistico e meraviglioso. Assomigliano molto di più all’evento straordinario, alla mancanza, l’illusione che si avverte nel fantastico di autori come Borges, Casares o di Silvina Ocampo, un fantastico cioè di matrice argentina. Spazio e tempo sono talvolta sovrapposti, spesso intervengono nei racconti, il gioco dei doppi e del mistero. Tutte le storie sono anche un viaggio in città diverse e differenti, italiane come Ravenna, medio orientali come Algeri, Beirut o Islamabad, dove l’autore riesce a cogliere le particolarità di vita vissuta di questi luoghi. Vengono affrontate anche tematiche sociali, come la mala sanità e le migrazioni, ma anche politiche, come il narco traffico. La donna ragno è vittima di un narco trafficante brasiliano. Tematica centrale è infatti la ‘trasformazione’, di donne in animali. Trasformazione come cambiamento nella vita, che però ha sempre un senso. Le donne si trasformano in animali e grazie a questo cambiamento riescono a portare a termine la loro esistenza.
Consigliamo la lettura di questo libro. L’autore, Dario Ronzani, riesce a rendere interessanti tematiche complesse come la metamorfosi e il labile confine tra reale e realtà incomprensibili solo ai nostri occhi. Argomenti sociali e politici sensibili possono essere metabolizzati e compresi con facilità. Un libro ‘tascabile’, sicuramente da leggere questa estate.
Giancarlo Pini