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Finzioni

libri 125 - borges

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È uno dei libri più concentrati e vivi di Jorge Luis Borges, campione della letteratura ispanoamericana del XX secolo, capace di riportare alla vita mondi allucinati di grande immaginazione, proprio per la normalità dalla quale essi stessi sono generati.

Una guerra fiorita quella di “Finzioni” – arrivato in Italia nel 1955 con la traduzione di Franco Lucentini – un tentativo di mettere ordine nella trasformazione delle cose tutte, negli ambigui rapporti che si stabiliscono tra sogno e realtà e nelle loro continue ingerenze.

Con una prodigiosa preparazione, maestro dell’invenzione, Borges commenta biografie e libri mai scritti, discute di animali inesistenti, labirinti, specchi, biblioteche, universi come sabbie mobili, simboli tipici delle sue opere.

La scrittura è ogni volta attraente perché fondata sull’eterna lotta tra un materiale irreale, la fantasia, e la sua trattazione accurata e scientifica, la documentazione, che trascina il lettore nella certezza dell’essere “qui ed ora” reale e paradossale.

Le avventure letterarie, i resoconti più precisi incontrano intelligenza e trasgressione e si trasformano in fantasmi-enigmi da decifrare. Una raccolta di racconti, visionaria e ironica, che continuerà a generare pensieri irregolari e modelli inconsueti. Fioriranno ancora riscritture come destini.

Jorge Luis Borges
Adelphi 2015
pagine 186
euro 12

Ilaria Campodonico