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Ibsen in Italia

Tutti siamo spaesati rispetto a qualcosa o a qualcuno e tutti siamo a turno affascinati. Questo libro inquadra da punti di vista diversi il caso in cui persiste una stessa affezione, una stessa malattia, che è un po’ quella di oggi e del secolo subito prima: le potenzialità cognitive e morali, costruttive e deflagranti di una delle voci più immortali della storia della letteratura. Henrik Ibsen è stato drammaturgo, poeta e regista teatrale, considerato un campione assoluto per aver messo in scena la dimensione più privata e profonda della borghesia ottocentesca, svelandone tutte le contraddizioni, le menzogne e i meccanismi più avvelenati. “Ibsen è stato visto come una cartina al tornasole o un osservatore meteorologico di tutta una crisi di civiltà”, scrive Claudio Magris. Una lunga e dotta riflessione sul mito, restituita da uno scrittore-critico-studioso, un maestro ineguagliabile, che conosce bene la materia e sa quello che dice. Per distanziare la realtà, da vicino e da lontano, attraverso un fitto intreccio di rimandi e implicazioni. Una macrostoria presentata in una prospettiva inedita, captando delle forze contrarie. Una meditazione su un fantasma presente e senza fine, che ha saputo rivelare senso e non senso, formare le nostre persone: il suo spirito dà ancora vita, uccide chi lo ignora.

 

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IBSEN IN ITALIA

Claudio Magris

Nino Aragno Editore 2008

Pagine 77

Euro 10

Ilaria Campodonico