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Iperoggetti

Far entrare in un solo libro l’intero universo materiale è già un’operazione che suscita meraviglia, ma “Iperoggetti” è davvero imperdibile, soprattutto se non sapete chi sia Timothy Morton. Il suo studio – pubblicato in Italia da Nero Editions e tradotto da Vincenzo Santarcangelo – procede per apparizioni e divagazioni, che a tratti sembrano seducenti profezie o straordinari racconti di fantascienza: un testo affascinante e diverso da tutti gli altri, dove la ricerca filosofica incontra certamente il pensiero ecologista moderno, ma anche le arti contemporanee e le scienze tutte. Il mondo esisteva evidentemente ben prima di Morton (e dell’OOO, Object Oriented Ontology), ma attualmente il suo sembra l’approccio più rilevante, a tratti imprescindibile, per quel modo speciale di leggere il sistema (l’insieme di persone, animali, presenze inanimate, configurazioni emotive, concetti filosofici), attraverso l’introduzione di una nuova categoria, che aumenta la nostra comprensione delle cose mondane. Gli iperoggetti sono entità che – per il loro essere smisurati, nello spazio e nel tempo – s’impongono e trasformano la nostra stessa idea di oggetto, “viscosi” e “non-locali”, così prossimi – come nel caso del riscaldamento globale – che sembrano destinati per lo più a restare inafferrabili nella loro interezza. Il mondo per come lo conosciamo potrebbe allora già essere finito.

Timothy Morton

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Nero Editions 2018
Euro 20

Ilaria Campodonico