L’autore di questo libro, Antonio Cardellini, è sempre stato appassionato di scrittura, un po’ per questioni lavorative, un po’ per passione personale, si è ritrovato ad usare la penna sin dalla sua giovinezza. Nato a Roma, durante la seconda guerra mondiale, troveremo scritti infatti anche alcuni eventi da lui vissuti, seppur indirettamente, durante i bombardamenti a San Lorenzo e durante l’occupazione tedesca della città. Laureato in Scienza Politiche con una tesi sul Risorgimento, può vantare di una maestosa biblioteca con quasi 2000 volumi, soprattutto su argomenti storici.
IL LIBRO
In questo saggio, “Le nostre antiche radici”, scritto alla ‘giovane’ età di ottanta anni, ha raccolto varie esperienze della sua vita vissuta integrandole con le proprie passioni, inserendo anche alcune poesie esplicative dell’argomento trattato. Il testo inizia con il racconto delle sue prime esperienze di vita su questa terra che ripercorrevano anche quelle della seconda guerra mondiale vissute dai romani, precisamente gli eventi del bombardamento di San Lorenzo, dell’armistizio dell’8 settembre e della Resistenza al regime Nazifascista. Dopo alcune spiegazioni sull’origine del termine ‘La Serenissima’ e altri brevi racconti, Antonio Cardellini, continua a spiegarci, integrandole sapientemente con eventi della sua vita, l’origine dei calendari, il senso dell’amore terreno nella Divina Commedia, ma anche alcuni aneddoti sulla costruzione dell’obelisco in piazza San Pietro nel 1586 e i quattro cavalieri dell’apocalisse, per poi passare alla spiegazione storica della via Appia Antica. La conclusione della parte più ‘spirituale’ del libro, diciamo così, con l’esplicazione dei suoi santi protettori a lui più vicino, il libro prende una linea incentrata su tematiche storiche. I protagonisti della seconda parte del saggio sono infatti personaggi come Alexander Von Humboldt, il padre della geografia moderna, il Generale tedesco Erwin Rommel, il ritrovamento della Corazzata Roma, nave simbolo della Marina Militare ed eventi come il racconto di Caporetto, l’eccidio di via Rasella e le vicissitudini storiche della prima e seconda Repubblica Romana, premessa della nostra Costituzione vigente, sottolinea l’autore Cardellini. Il libro conclude con un dialogo tra un Repubblicano ed un Cattolico attualizzato al 1850-1870 e con alcune poesie scritte in romanesco dal padre. Un libro pieno d’insegnamenti ed aneddoti, diverso dagli altri libri, ma sicuramente da leggere se si vogliono scoprire i lati meno conosciuti delle nostre radici.
Giancarlo Pini