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Notte inquieta

Un testamento a più voci di fronte a una condanna inaggirabile (vale per tutti, vittime e carnefici), una parabola misteriosa, a tratti consolatoria, ma evidentemente spaventosa e durevole che denuncia il male e racchiude il senso definitivo della morte. È il 1942, c’è la guerra di Hitler, quando un cappellano – chiamato per vegliare su un condannato a morte – si trova a dividere la stanza con un capitano in partenza per il fronte, raggiunto dalla sua amata per un ultimo incontro. Durante la notte, mentre gli innamorati si dicono addio, il pastore scopre la storia dell’uomo che si appresta a essere fucilato. Albrecht Goes è uno straordinario narratore, accanto ai suoi personaggi con cuore buono e generoso, fedele agli uomini fino all’ultimo respiro: con grazia e poesia, visitato senza tregua da brandelli di storie e desideri, provenienti da vite di altri. Questo suo scritto piccolo e abbastanza singolare – non è mai semplice trovare una vicenda raccontata magnificamente e così da vicino – è e resta un problema di coscienza: se riflettiamo a lungo e per bene, troviamo molta saggezza iscritta nelle sue parole. Non è una possibilità inverosimile che vi riusciamo a fare entrare tutto di noi stessi, uno stato di cose di grande importanza perché difficile da considerare immutabile nella sua verità.

Albrecht Goes
Marcos y Marcos 2007
Euro 15

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Ilaria Campodonico