L’aspetto più sorprendente e rivoluzionario di questo lungo libro-intervista-confessione è senz’altro l’eredità che ci lascia in termini di capacità di comprensione del dolore e dell’amore: dopo averlo letto si impone un salto di prospettiva, una presa di coscienza ulteriore. Odio sentirmi una vittima, pubblicato in Italia da il Saggiatore, è una rivoluzione per la quale noi non possiamo che esserle grati, un dialogo pieno di grazia in più di un’occasione, quando Susan Sontag riflette sulla malattia, sulla scrittura, su categorie dogmatiche – maschio/femmina/giovane/vecchio, su amore, eros e amicizia, sulla critica alla società occidentale e sul bisogno di reagire all’anti-intellettualismo. Intellettuale, scrittrice, regista e attivista politica statunitense, una donna meravigliosa che è stata tutte queste cose e tutte insieme, trasformando la sua irrequietezza in un miracolo, la sua vita in arte senza aggrapparsi alla paura: per essere felici serve coraggio e determinazione. Un esempio che resterà di profondo interesse, un’esemplare coerenza di intenzioni e idee, vocazione e poesia, a mostrare una volta per tutte come sia necessario assumersi la responsabilità radicale delle proprie scelte (fino anche a sacrificare la propria vita) per diventare completamente quello che si desidera.
Odio sentirmi una vittima
Susan Sontag
Il Saggiatore 2016
pagine 163
Euro 20
Ilaria Campodonico